Omicidio Loris, Veronica scrive al marito proclamandosi innocente
Dal carcere di Catania una lettera a suo marito: Veronica Panarello continua a dirsi innocente. Non ha ucciso lei il piccolo Loris
Come puoi pensare che sia stata io? Sarebbero queste le parole di una lettera che Veronica Panarello ha deciso di scrivere a suo marito, Davide Stival dal carcere di Catania. La donna ha sempre detto di essere innocente ha sempre raccontato di aver accompagnato a scuola suo figlio, il piccolo Loris. I video, le immagini e le testimonianze però sembrano essere tutte contro di lei. Veronica è in carcere con l’accusa di aver ucciso suo figlio, Loris aveva solo 8 anni. Dal momento in cui il suo arresto è stato reso pubblico Davide ha deciso di allontanarsi da lei. In questi giorni tante le voci: la donna sarebbe stata abbandonata da tutti, non avrebbe neppure la biancheria intima in carcere perchè nessuno si sarebbe interessato di lei. Come condannare un uomo che crede colpevole la donna che ama o che amava dell’omicidio di suo figlio?
“Caro Davide, sono amareggiata profondamente dal comportamento che hai avuto nei miei confronti. Come puoi credere che io abbia potuto uccidere nostro figlio?” sono queste le parole scritte da Veronica nella lettera che è stata consegnata a suo marito. Ma perchè Veronica continua contro tutti e tutto a dirsi innocente? Ci potrebbe essere anche una sola remota possibilità che la donna stia dicendo la verità? Questo dovranno scoprirlo gli inquirenti. Non dimentichiamo che tra gli ultimi dolorosi casi alla ribalta della cronaca, abbiamo l’omicidio di Samuele a Cogne. A distanza 18 anni dall’omicidio di suo figlio mentre per la legge Anna Maria Franzoni è la sua responsabile, lei continua a dirsi innocente.
La lettera di Veronica a suo marito continua così: “Tu sai che mamma sono stata io e quale affetto abbia avuto per i nostri bambini. E’ un’atroce sofferenza la morte di Loris, così come atroce sofferenza è la mia carcerazione. Mi sento sola e abbandonata da tutti. Oggi è il compleanno del nostro figlio più piccolo ed anche a lui va il mio pensiero. Sono innocente, assolutamente innocente. Ti prego di credermi. Io so che tu nel tuo cuore mi consideri innocente”.
Le intercettazioni però ci fanno ben capire quello che è lo spirito dell’uomo in questi giorni. Al telefono con suo padre non risparmia insulti nei confronti di sua moglie che per lui oggi è un’assassina.
adesso incomincia con le lettere, mi ricorda un`altro caso.
ho letto tanti commenti e ognuno scrive la sua, Veronica che sembra essere una donna esile e fragile non e` cosi, sono persone dai milli volti, forti che nel momento sviluppano una forza bestiale e mentre compiono l`atto trasmettono al cervello: non sono stata io, e` ci credono fermamente perche` non hanno complici e ripetono l`innocenza, non c`e` nessuno che puo` puntare il dito contro di loro, inoltre non scrivete fesserie, non e` stato un incidende che si e` messo la striscia al collo da solo per giocare perche` anche sui polsi si vedono i segni, quella snaturata donna ha fatto tutto da sola come una forsennata e ha cancellato tutto dalla mente perche` come niente fosse e andata al corso di cucina anche per avere un abili e nostrare che era come una giornata qualsiasi, mi congratulo con questa cittadina per le quaranta e piu` telecamere, se le persone sono sorde e mute le telecamere parlano e vedono, spero che sia punita, il comandamento dice: non ammazzare, e` un ordine, non puoi, non devi, questa donna ha compiuto un delitto che nemmeno Dio perdona.
Questa è una nuova Franzoni bis! Tutti si preoccupano di capirla e proteggerla!
E il marito? E il cacciatore a cui dovrebbero fare tutti un articolo di scuse e ringraziamento?
Se non fosse stato ritrovato subito il piccolo Loris col cavolo che adesso si parla di soffocamento con fascette e legature ai polsi!
Col cavolo che sarebbe stata arrestata la madre! Ora, invece che essere in carcere sarebbe in TV a recitare!
Questo è un paese che tutti gli assassini vorrebbero come palcoscenico del crimine.
Anche il recente fatto di cronaca della madre nobile di origine russa che è venuta in liguria per fare il suo infanticidio premeditato dovrebbe far riflettere. Se lo avesse commesso in Russia sarebbe già in galera a vita!