Roma, caso Mafia Capitale: altri due arresti per ‘ndrangheta
Roma, nel caso denominato Mafia Capitale ci sono stati altri due arresti per 'ndrangheta
Il caso di Mafia Capitale ha visto altri due arresti per ‘ndrangheta. Due nuovi arresti e un indagato si vanno ad aggiungere al caso che sta mettendo in crisi Roma. È emerso anche il coinvolgimento delle cosche calabresi per gli appalti sui centri immigrati e la raccolta rifiuti. Da una parte, le cooperative della Cupola romana godevano di protezione in Calabria. Dall’altra, il clan Mancuso, tramite Campenní, otteneva appalti a Roma.
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I carabinieri del Ros, agli ordini del generale Parente e del colonnello Russo, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Roma. Due arresti per ‘ndrangheta riguardano Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero per associazione di tipo mafioso. Stando agli inquirenti, anche loro facevano parte dell’associazione denominata Mondo di mezzo. Risulta indagato anche l’imprenditore Giovanni Campennì. Quest’ultimo avrebbe assicurato il collegamento tra alcune cooperative gestite da Salvatore Buzzi e la cosca Mancuso di Limbadi.
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Gli interventi sono stati eseguiti nelle province di Roma, Latina e Vibo Valentia. Dalle indagini della Procura sono emersi interessi comuni nella gestione dell’appalto per la pulizia del mercato Esquilino di Roma a Campenní mediante la creazione di una Onlus denominata Cooperativa Santo Stefano. È inoltre stata documentata una collaborazione risalente al 2009. Dunque, si allarga l’inchiesta di Mafia Capitale con altri due arresti per ‘ndrangheta. A quanto pare i collegamenti si allargano e sembra che l’organizzazione del Sud avesse anch’essa interessi nella Capitale.
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