Il giallo sulla morte di Elena Ceste, la svolta è davvero vicina? Tra contraddizioni e bugie
Le ultime notizie sul giallo della morte di Elena Ceste: si attende la svolta che potrebbe esser legata alle analisi dei teli ritrovati vicino ai suoi resti...Chi ha ucciso la mamma di Costigliole?
Non ci sono clamorosi sviluppi sul giallo che riguarda la morte di Elena Ceste. Nelle ultime ore infatti si è tanto parlato di cose che si conoscevano già. Probabilmente chi non ha seguito questo caso sin dall’inizio ha pensato che le annotazioni sull’agenda di Michele ( pubblicare dal settimanale Giallo già nel mese di luglio) o gli sms anonimi che accusavano il prete portassero a una svolta. Ma perchè avrebbero dovuto? Sono pezzi di un puzzle complicato da ricostruire, è vero. Ma è anche vero che di tutte queste cose vi abbiamo già parlato. Vi abbiamo raccontato di come questo famoso “rivelatore” avesse tentato di accusare il prete di Motta, Don Roberto. I giornalisti di Chi l’ha visto in una delle prime puntate del programma di rai 3 iniziato a settembre sono persino andati nelle “cantine” della chiesa, o sotterranei come volete definirli, per cercare tracce. Ma come ha detto la stessa giornalista difficile sarebbe stato trovare qualcosa. Don Roberto inoltre, ascoltato anche ieri dai giornalisti di Domenica Live ha ribadito che il giorno della scomparsa di Elena si trovava in chiesa con altre persone e che nessuno ha visto la donna avvicinarsi alla chiesa.
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E così continuano i misteri e le contraddizioni. Pare che questo famoso sms sia stato mandato dal sud Italia. Dato quasi certo. Ma non è certo che sia stato davvero mandato da Angri, paese natio di Michele, il marito di Elena. Potrebbe infatti esser stato mandato da Bari. Ma chi ha mandato questo sms? Come diceva giustamente Giangavino Sulas durante una delle ultime puntate di Pomeriggio Cinque e come abbiamo più volte detto anche noi la persona che ha spedito l’sms dalla cabina telefonica pensava probabilmente di non essere intercettato e invece oggi è molto più semplice individuare una cabina telefonica. Un sms poi è diverso dalla chiamata che dura pochi secondi perchè porta con sè il numero della cabina dalla quale è stato mandato. Non dimentichiamo quindi che sapendo da quale cabina è partito il messaggio gli inquirenti hanno sicuramente anche potuto visionare le telecamere intorno alla zona cercando quindi di vedere il volto della persona che ha inviato il famoso sms anonimo.
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E poi ci sono le nuove testimonianze: diversi volontari della protezione civile ascoltati di nuovo dalle forze dell’ordine in queste ore hanno raccontato di come Michele, nelle ore successive alla scomparsa, fosse in prima linea per cercare sua moglie. La sua partecipazione era così attiva tanto che lui stesso consigliava dove era meglio cercare o dove non era il caso di approfondire. Dobbiamo pensare quindi che sia per questo che nessuno ha visto il corpo di Elena probabilmente nascosto con i teli di cui tanto si è parlato in questi giorni? I teli saranno analizzati e se davvero sono stati usati per trasportare il corpo di Elena daranno la vera svolta a questa inchiesta. In primo luogo perchè si potrà parlare senza ombra di dubbio di omicidio e in secondo luogo perchè potrebbero nascondere, e quindi rivelare, eventuali tracce biologiche che potrebbero incastrare l’assassino della mamma di Costigliole d’Asti.
Michele – Misseri – Buoninconti
Michele Buoninconti e Michele Misseri (omicidio Sarah Scazzi) sono due facce di una stessa medaglia.
Entrambi hanno un peso troppo grande da sopportare che in qualche modo vorrebbero esternare agli inquirenti: una sorta di grido di aiuto.
Michele Misseri, per chi ricorda il caso Sarah Scazzi, non resse alla gravità del gesto compiuto e fa trovare il corpo cadavere di sua nipote Sarah. Ma prima di confessare il posto in cui l’ha occultato, mette come esca di congiunzione al suo dolore il telefonino di Sarah, vicino alla Caserma dei Carabinieri di Avetrana, che poi, tornando sul posto e rivedendolo ancora li dove lo aveva posato, lo riprende e decide di esternare la cosa alle telecamere tv con una ricostruzione fantasiosa del suo rinvenimento in campagna, sull’albero dirà, dove poi, più avanti, confessa il punto dove si trova il cadavere di Sarah e, guarda caso, vicino a quell’albero.
Michele Buoninconti invece lo fa in questa intervista, che è la chiave di tutto:
http://video.corriere.it/elena-ceste-quando-marito-tv-diceva-va-giro-nuda-mi-fa-vergognare/1bc91ffa-5b65-11e4-bef3-ab502ce50ac0
Se si riascolta bene- bene, e si ribaltano le frasi su Michele, qui c’è tutta la sua disperazione di ciò che ha fatto – le mani scivolano sulle sue guance come “l’urlo di munch”: – Madonna mia! Da chi mi deve fare vergognare mia moglie!- Cosa mi sta combinando! Che si traduce come: Ma cosa ho combinato! – Qui, nella intervista, si denota la sua macchinosa premeditazione sia dei suoi due alibi che poi imbastirà e sia della confessione indiretta dell’omicidio nonché del movente. Chi ha occhi e orecchi, intenda.
Michele, dalla scomparsa della moglie ha raccontato solo cassate, ripeto raccontato perche` ha solamente raccontato quello che si e` messo in testa di dire, ha preparato un film, pero`la mente non l`aiuta il bugiardo deve avere una buona memoria, si capisce che non sa e` non puo`gestire la situazione e fa sbaglio dopo sbaglio e tutto punta su di lui, non mi son sbagliata con Sabrina e mamma Misseri e Parolisi, per Logli ancora non si e` trovato il corpo e Buoninconti ha solo i poveri resti, vedete com`e facile commettere un delitto, quando non c`e` la prova regina si deve assolutamente andare avanti con gli indizi.