Taranto, bambini maltrattati all’asilo: sospese le maestre
Ennesimo caso di violenza sui bambini: due maestre di Taranto sono state sospese. Picchiavano e maltrattavano i bambini dell'asilo
Si erano accorti che qualcosa non andava i genitori dei bambini dell’asilo di Taranto che li vedevano diversi, più scontrosi e con repentini cambi di umore. E a quanto pare facevano bene a preoccuparsi: all’asilo infatti succedeva qualcosa che nessuno si aspettava. Bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni venivano picchiati dalle loro maestre che, dopo le indagini della polizia, sono state temporaneamente sospese in attesa del processo. L’indagine della squadra mobile della polizia ha permesso di documentare le percosse e il linguaggio offensivo e mortificante usato dalle due insegnanti, una delle quali è di sostegno ad un alunno portatore di handicap. Gli accertamenti erano stati avviati alla fine dello scorso anno scolastico dopo le segnalazioni dei genitori di alcuni alunni che avevano notato il cambio di umore dei figli. Il video della polizia è stato diffuso oggi e mostrato nei principali telegiornali.
L’indagine è stata chiamata ‘Madre coraggio’ per sottolineare la forza e la determinazione di tre mamme che hanno denunciato quello che, secondo loro, stava accadendo in quella scuola materna statale di Taranto: percosse e soprusi su bambini dai 3 ai 5 anni. Il video che è stato diffuso in queste ore non ha l’audio ma, secondo quanto riportato da alcune fonti vicine alla polizia, le frasi di offese e di ingiurie delle maestre nei confronti dei piccoli farebbero davvero venire i brividi.
Di fronte alla segnalazione la squadra mobile di Taranto diretta dal vice questore aggiunto Roberto Giuseppe Pititto non ha perso tempo. Tra fine maggio e gli inizi di giugno scorso gli agenti hanno piazzato nell’asilo telecamere e microfoni che hanno permesso per dieci giorni di filmare ed ascoltare tutto quello che avveniva in quella classe. Le intercettazioni visive e ambientali hanno confermato i sospetti. I bambini venivano picchiati e con loro si utilizzava spesso un linguaggio forte e non adatto alla loro età.
Ennesimo caso: da nord a sud non ci sono differenze, ci sono solo violenza e mancanza di amore verso i bambini e verso il proprio lavoro. L’appello resta solo uno: mettere le telecamere in tutti gli asili.