Badia Tedalda, indagato un frate: forse coinvolto nella scomparsa di Guerrina Piscaglia
A Badia Tedalda (Arezzo) è stato indagato un frate. Forse è coinvolto nella scomparsa di una donna: Guerrina Piscaglia
A Badia Tedalda (in provincia di Arezzo) è stato indagato un frate nell’ambito della scomparsa di una donna. La 50enne, Guerrina Pascaglia, è sparita da Ca’ Raffaello (frazione del Comune di Badia Tedalda) il primo maggio. Adesso emerge l’ipotesi del sequestro di persona. La donna, originaria di Novafeltria (Rimini), è scomparsa da casa senza lasciare traccia. Dopo quattro mesi di indagini, adesso si è aperta una nuova pista. Si pensa al sequestro di persona e si teme sia coinvolto un frate, che è stato per questo indagato. Dopo un pranzo in famiglia, Guerrina Piscaglia era uscita per andare in canonica. Nessuno l’ha però vista lì e la sera non torna a casa.
Scatta così la denuncia. Dal suo cellulare sarebbero partiti sms in cui esprimeva il desiderio di tornare presto a casa per andare poi via con il figlio 22enne. A casa però non è mai tornata. L’ipotesi dell’allontanamento volontario ha preso così una piega differente: quella del sequestro di persona. Proseguono i controlli delle autorità anche nei boschi e nei luoghi più inaccessibili di Badia Tedalda. Viene passata al setaccio la casa della 50enne e la macchina del frate, che sarebbe stato l’ultimo a vedere la donna.
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Graten, appartenente a una congregazione africana, si occupa insieme a un altro frate della parrocchia di Ca’ Raffaello. Dopo l’interrogatorio, il frate sarebbe caduto spesso in contraddizione. Tra le indiscrezioni sarebbe emersa una cena, risalente allo scorso 30 aprile in casa di Guerrina Piscaglia a cui avrebbero preso parte il frate e un venditore ambulante. Dalla procura non commentano.