Attualità Italiana

Udine, pensionato ucciso: le ragazze assassine potrebbero evitare il carcere

Udine: hanno ucciso un pensionato ma potrebbero evitare il carcere. La notizia delle due ragazze affidate ai servizi sociali sta suscitando molte polemiche in rete

Hanno ucciso un pensionato ad Udine ma per le due ragazze colpevoli al momento è stato stabilito l’affidamento ai servizi sociali. Il processo è stato di conseguenza sospeso temporaneamente: al termine dell’affidamento in prova ai servizi sociali minorili in due diverse comunità fuori regione, in caso di esito positivo del percorso di recupero, potrebbero riprendere normalmente la loro vita senza scontare la pena in carcere. In udienza il prossimo 23 ottobre quindi si potrebbe decidere di estinguere il reato.

La svolta processuale, presa dopo la richiesta del pm Chiara De Grassi, e accettata in considerazione della giovane età delle due ragazze e del comportamento diligente tenuto nei mesi successivi al delitto, sta suscitando alcune polemiche in rete.

L’omicidio di Mirko Sacher risale all’aprile del 2013. Il corpo senza vita dell’uomo fu ritrovato in un campo di via Buttrio lo scorso 7 aprile. Ad autodenunciarsi presso la caserma dei carabinieri di Pordenone furono proprio le due quindicenni, dopo un primo tentativo di fuga. Secondo la perizia l’uomo (66 anni) sarebbe morto per asfissia da strozzamento con contemporaneo schiacciamento del torace e dell’addome. Dopo una prima fase fu esclusa l’intenzionalità dell’omicidio: i legali della difesa hanno sostenuto la tesi della legittima difesa. L’aggressione potrebbe aver fatto seguito ad alcuni approcci sessuali? Questa versione non ha mai convinto del tutto.

PENSIONATO UCCISO A UDINE: COME SONO ANDATE LE COSE

Le giovani furono ritenute pienamente capaci di intendere e volere e per questo condannate a 7 anni di reclusione ciascuna. Le due assassine, presenti in aula al momento della decisione della messa in prova ai servizi sociali, hanno accolto con spirito positivo e collaborativo questa possibilità. Ma in rete non sono mancati i commenti negativi: che esempio viene dato ai giovani se queste due assassine potranno riprendere la loro vita normalmente? Ma sul punto il procuratore ricorda che “il processo minorile è finalizzato al recupero e non alla condanna degli imputati”.

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