Napoli, 12enne muore perché ha polmone bucato: i medici non se ne accorgono
A Napoli, un 12enne muore perché ha un polmone bucato. I medici non se ne accorgono
Tragedia a Napoli: un 12enne, Costantino Carbone, muore perché ha un polmone bucato. I medici non se ne accorgono ed è subito polemica. Era una promessa del calcio. Il 12enne Costantino Carbone veniva chiamato il “Maradona dei poveri” dal suo allenatore. Il ragazzo giocava nella Palmese Soccer. Di lui si erano interessate squadre di serie A. La sua probabile carriera nel calcio è stata però stroncata da un fenomeno che potrebbe essere considerato di malasanità. Tutto iniziò il 26 maggio. Il 12enne di Napoli avverte problemi respiratori mentre gioca a calcio e viene portato all’ospedale Martiri del Villa Malta di Sarno. I medici dicono che ha la milza ingrossata e lo dimettono.
I genitori volevano un secondo parere: lo portano al Santobono di Napoli e altri medici sostengono abbia problemi allo stomaco. Il 23 giugno, però, il ragazzo avverte ancora dolore allo stomaco, tant’è che l’allenatore non lo fa giocare. Il 24, il 12enne gioca in cortile con gli amici e si sente ancora male. La famiglia corre di nuovo in ben 3 ospedali: Sarno, Nola e Santobono. A Nola, il ragazzo perde conoscenza e viene trasferito al Santobono. Qui, finalmente si scopre il suo problema: il ragazzo ha il polmone bucato e lesioni anche all’intestino. Per i medici è clinicamente morto.
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I genitori vogliono andare fino in fondo per capire perché i medici non si sono accorti di ciò. I magistrati hanno disposto il sequestro di tutte le cartelle cliniche e nei prossimi giorni provvederanno a interrogare i medici che lo hanno visitato. Dunque, a Napoli un 12enne muore perché ha un polmone bucato, ma i medici non se ne accorgono. Una terribile tragedia che ha lasciato tutti i suoi amici e famigliari a bocca aperta. Costantino Carbone ha lasciato un grande vuoto e i genitori vogliono capire perché è morto e per quale motivo i dottori non si sono accorti subito del problema che aveva.