Taranto, spara e uccide per sbaglio la convivente
Una storia assurda arriva dalla provincia di Taranto, dove un uomo di 32 anni, Beniamino Ligorio, ha sparato e ucciso per sbaglio la convivente Fiorenza De Luca, 28 anni
Ha dell’incredibile la vicenda che arriva dalla provincia di Taranto, dove un uomo ha sparato ed ha ucciso per sbaglio la convivente. Questa è almeno la versione dei fatti di Beniamino Ligorio, 32 anni, che ha ucciso Fiorenza De Luca, 28 anni, verso le ore 20 di ieri, a Grottaglie (Taranto). A quel punto ha chiamato i soccorsi: 118 e Polizia. Giunti sul posto gli agenti hanno raccolto la paradossale ricostruzione dei fatti di quest’uomo, che era in evidente stato di choc. Ha raccontato di aver ucciso per sbaglio la convivente mentre maneggiava la sua pistola modificata. Ligorio è stato immediatamente sottoposto a fermo dalla Polizia, per poi essere interrogato da Marina Mannu, pubblico ministero. Sul luogo della tragedia è intervenuto anche il medico legale.
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Terribile è la scena che i soccorritori si sono trovati di fronte al loro arrivo in casa della coppia. Un proiettile ha dilaniato il cranio della 28enne. Il compagno, invece, si trovava in strada, sul marciapiede. Tutte da verificare sono le parole di Ligorio, che dovrà rispondere alla terribile accusa di omicidio. Pare infatti ci siano delle zone d’ombra nella vicenda. Sembrerebbe che, al momento della tragedia, quando l’uomo ha sparato uccidendo “per sbaglio” la compagna, stessero litigando per motivi ancora sconosciuti. I due avevano due figli, e inoltre nella loro casa vivevano altri due bambini, avuti da Fiorenza De Luca da una relazione passata. Fortunatamente al momento della tragedia nessuno dei bambini era in casa.
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Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti su questa vicenda che arriva dalla provincia di Taranto, dove un uomo ha sparato uccidendo terribilmente la convivente. Si è trattato davvero di un tragico incidente? Oppure c’è dell’altro dietro la versione dei fatti fornita dall’uomo? Le forze dell’ordine lavorano per ricostruire l’accaduto.
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