Guidonia, 74enne accoltella l’ex compagna prostituta: era geloso
A Guidonia, un 74enne accoltella l'ex compagna, diventata prostituta. L'uomo era geloso
A Guidonia (vicino Roma), un 74enne accoltella una prostituta perché geloso. Le ha sferrato cinque coltellate, tuttavia senza riuscire a ucciderla, perché voleva che smettesse di fare quel mestiere. La donna, 56enne, aveva iniziato da poco a fare la prostituta. Una scelta “obbligata”: dopo la morte del padre, viveva con una pensione di invalidità di poco più di 200 euro. Come tutti sanno, cercare lavoro a 56 anni e riuscire a trovarlo in Italia è un’impresa non da poco. Il 74enne e la novella meretrice avevano iniziato una relazione. Una storia d’amore morboso finita male. L’anziano vedovo di Guidonia ieri ha cercato di uccidere la donna pur di non condividerla più con altri. Lei, dopo un anno di relazione, aveva deciso di tornare a fare la prostituta, anche perché stanca della morbosità dell’uomo. Lei sola e lui vedovo: a unirli è stata la solitudine. La solitudine si è trasformata in convivenza, ma a febbraio la donna aveva deciso di troncare la relazione. Il 74enne non aveva mai accettato di buon grado la fine della relazione e la 56enne aveva persino denunciato l’ex compagno per stalking. Era solito presentarsi vicino al distributore di benzina su via di Casal Bianco (Guidonia) dove lei aspettava i clienti. Alla fine, è riuscito a convincerla a salire sulla sua auto per andare a parlare in un luogo isolato, sotto un cavalcavia di via Tor Mastorta. Qui la accoltella perché geloso. Ha urlato, voleva ucciderla. È riuscito a ferirla al collo, alle braccia e alle mani. La donna ha cercato di difendersi ed è riuscita a gettare il coltello fuori dall’auto per poi correre via. La fuga non è riuscita e l’uomo l’ha di nuovo accoltellata. A salvarla è stato un passante, che l’ha trovata a terra ricoperta di sangue e ha chiamato i soccorsi. Le forze dell’ordine lo hanno rintracciato, che si è giustificato dicendo di averla colpita solo per legittima difesa. Tuttavia, non gli hanno creduto. Per la donna trenta giorni di prognosi, per il 74enne gli arresti domiciliari. L’anziano sapeva ciò che lo attendeva: “Certo, mica mi potete portare in galera. Ho 74 anni, al massimo finisco ai servizi sociali”.