Pensioni, nessun bonus da 80 euro. Riforme solo dal 2015
Grandi esclusi dal bonus da 80 euro al mese i pensionati, ma il premier annuncia interventi dal prossimo anno
Arriva il bonus Irpef da 80 euro al mese dal prossimo mese di maggio 2014, ma ad esserne esclusi sono i pensionati.
Bonus Irpef 80 euro: i grandi esclusi
La conferma arriva all’indomani dell’approvazione definitiva del decreto sul taglio al cuneo fiscale del governo Renzi che garantisce un bonus Irpef di 80 euro al mese dal prossimo mese di maggio e fino a dicembre per i lavoratori dipendenti e assimilati. Il bonus però, come ha confermato lo stesso Premier, è escluso per i pensionati e il popolo delle partita Iva.
Pensioni sotto i 1000 euro: lavori rinviati al 2015
Sentore di questa esclusione lo si è avuto già nei giorni scorsi quando lo stesso premier aveva indicato come data della prossima mini riforma sulle pensioni il 2015, annunciando interventi sulle pensioni più basse, quelle cioè che arrivano a 1000 euro al mese. “Nel 2014 non ce la facciamo” – ha detto Renzi- “ siamo onesti, ma nel 2015 è un impegno”. Continua il premier affermando che: “Ho preso un impegno con le partite Iva, gli incapienti ( quei contribuenti che dichiarano redditi al di sotto di 8mila euro) e i pensionati di proseguire nel lavoro iniziato con i dipendenti di abbassamento delle tasse”. Per ora quindi i pensionati rimangono a bocca asciutta.
Quota 96 ed esodati: arriva la soluzione?
I lavori parlamentari invece sembrano continuare per quanto riguarda due delle questioni più spinose create all’indomani dell’entrata in vigore della riforma pensioni dell’ex ministro Elsa Fornero: i quota 96 e gli esodati. Per i primi, dopo la bocciatura della ragioneria generale dello Stato per la proposta di legge che prevedeva l’accesso alla pensione con i requisiti pre riforma, si è detto pronto ad andare avanti, a costo di non approvare il Def, il documento di economia e finanza, il presidente della commissione bilancio della camera, Francesco Boccia. D’altra parte sul capitolo esodati è recentemente intervenuto il ministro del lavoro, Giuliano Poletti che ha annunciato uno scivolo per la pensione per quei lavoratori che hanno sottoscritto accordi aziendali per uscire prima dal lavoro e ora si ritrovano senza stipendio e senza assegno dall’Inps.
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