Napoli, disoccupati rubano al supermercato: tutti devono festeggiare la Pasqua
A Napoli, dei disoccupati rubano al supermercato. Si giustificano dicendo che tutti hanno il diritto di festeggiare la Pasqua
A Napoli dei disoccupati rubano in un supermercato. Si giustificano spiegando che tutti hanno il diritto di festeggiare la Pasqua. La festa della resurrezione deve essere quella dei diseredati e non di chi ha la pancia piena, questa la motivazione con la quale alcuni disoccupati hanno assaltato un supermercato rubando dei prodotti per poter festeggiare la Pasqua come si deve. Così, ieri si sono riuniti un gruppo di cassintegrati e licenziati della Fiat di Pomigliano d’Arco, insieme ad alcuni studenti e militanti dei centri sociali e disoccupati di Acerra hanno tentato un esproprio proletario. Hanno preso d’assalto un supermercato Ipercoop di Napoli. Onestamente, se i disoccupati avessero preso di mira il supermercato e avessero rubato gli alimenti poiché avevano fame e volevano mangiare o distribuire i prodotti tra i poveri, sarebbe stata una motivazione più che valida. Invece, quella di voler festeggiare a tutti i costi la Pasqua rubando dei prodotti al supermercato, sembra solo una mera scusa da parte di chi vuole conformarsi a tutti i costi. Festeggiare la Pasqua non significa dover fare dei pasti abbondanti, ma credere fortemente in Dio e nei dogmi cattolici, e dunque santificarla comportandosi al meglio. D’altronde, uno dei dieci comandamenti è quello di non rubare. La direzione del supermercato ha tentato di impedire l’operazione chiamando la sicurezza e la polizia. Questi ultimi hanno fermato il corteo che aveva i carrelli pieni di prodotti, inflessibili anche di fronte la loro richiesta di portare via lo stretto necessario. Esistono comunque i servizi socio assistenziali messi a disposizione dalle istituzioni e che ogni giorno vedono coinvolti numerosi volontari. Forse, rivolgersi a loro sarebbe stato meglio, piuttosto che rubare un supermercato con la giustificazione che tutti hanno il diritto di festeggiare la Pasqua. Dunque, a Napoli si conclude così un tentativo di esproprio di cibo da parte di alcuni disoccupati della zona.