Reggio Emilia, uccide figlio in ospedale e poi si suicida
Tragedia a Scandiano (Reggio Emilia): un padre di 66 anni ha ucciso suo figlio con un colpo d'arma da fuoco e poi si è tolto la vita. Alla base del folle gesto problemi di tossicodipendenza
Notizia di cronaca scioccante quella che ci giunge da Scandiano (Reggio Emilia): un uomo di 66 anni ha ucciso il figlio e poi si è tolto a sua volta la vita. Il tragico evento è accaduto nel reparto di medicina dell’ospedale dove il ragazzo era ricoverato, sembra per un problema di diabete.
Il padre gli ha sparato un colpo d’arma da fuoco e poi si è suicidato. I carabinieri sono intervenuti subito sul posto ma non c’è stato nulla da fare per nessuno dei due. Ancora non sono chiari i motivi del folle gesto che ha portato alla morte di padre e figlio. Le forze dell’ordine che si stanno occupando del caso stanno però ricostruendo le dinamiche dell’omicidio-suicidio e anche i rapporti precedenti tra i due soggetti coinvolti. Non si esclude che la motivazione vada ricercata in problemi di tossicodipendenza. A volte questi gesti disperati appaiono a chi li compie l’unica via per porre fine ad una vita di sofferenze. La notizia ha scioccato la comunità del Reggiano ma anche l’Italia intera, avendo fatto presto il giro del web. Ci si interroga sulla disperazione che molte famiglie vivono nell’indifferenza generale fino ad arrivare a gesti così drastici e tremendi. E purtroppo spesso ci sono problemi di droga che i genitori non sanno come gestire e che portano a distruggere famiglie intere. Sono tutti quesiti che oggi ci si pone in silenzio, nel rispetto del lutto di questa famiglia, non per giudicare ma per cercare di capire e, per casi futuri, magari di evitare che si arrivi a tanto. Purtroppo non è questo il primo caso di un genitore che uccide il figlio non per un raptus di pazzia ma per la disperazione causata dalle difficoltà della vita di tutti i giorni che trasformano un padre o una madre in un assassino.