La svolta autoritaria di Renzi secondo Beppe Grillo
Secondo Beppe Grillo, l'Italia sta andando verso una deriva autoritaria. La svolta buona auspicata da Renzi, per il leader M5S, non sarebbe democratica. Libertà e giustizia ha attuato una raccolta di firme
La svolta buona di Matteo Renzi non sarebbe altro che una deriva autoritaria. A dirlo sono i componenti di Libertà e Giustizia e Beppe Gillo, insieme a Gianroberto Casaleggio, sono d’accordo. L’ultimo post sul blog di Beppe Grillo riporta una fotografia con la scritta “La svolta autoritaria”. In pochi hanno riconosciuto la persona della foto. Si tratta del fondatore della loggia massonica P2, Licio Gelli. Il riferimento è chiaramente indirizzato a Renzi e Berlusconi, che stanno cambiando l’Italia e, secondo parte dell’opinione pubblica, non lo stanno facendo nel modo giusto. In primis, il tentativo di nuova legge elettorale – deciso sia da Forza Italia che dal PD – vuole eliminare tutti i partiti minori. Per Renzi, ciò servirebbe a garantire governi stabili e far sì che i maggior ipartiti non siano costretti a subire i ricatti di quelli minori. Tuttavia, se si dimentica il dibattito con le minoranze non si può parlare di un paese civile e democratico. Inoltre, anche le scelte e le affermazioni di Renzi e renziani vari – che spesso affermano di ascoltare e dialogare, ma alla fine di decidere per conto loro – sembrano tutto fuorché democratiche. Ecco come inizia il post pubblicato da Grillo, ma che in realtà è stato scritto sul sito di Libertà e giustizia (associazione culturale italiana con esponenti e intellettuali di spicco): “Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al presidente del Consiglio poteri padronali”. Il comunicato poi accusa esplicitamente Renzi, colpevole di auto attribuirsi poteri non previsti dalla costituzione – il tutto con il beneplacito di Berlusconi. Alla fine del duro attacco, leggibile per intero qui, c’è la lista dei primi firmatari tra i quali spiccano Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà, Roberta De Monticelli, Salvatore Settis, Marco Revelli e Maurizio Landini. Insomma, la deriva che starebbe prendendo questo governo è verso una svolta autoritaria secondo Beppe Grillo e non solo.
siamo davvero in mano al sistema fascista -Berlusconi -renzi e pd-gia’ da troppo tempo siamo nelle dittatura di questi mafiosi assassini !!! condivido pienamente a bloccare questa dittatura che avanza !!