La Russia sospesa dal G8
La Russia sospesa dal G8. Il prossimo incontro tra i grandi governi vede la Russia esclusa. La partecipazione al G7 è annullata almeno fino a quando la Russia non avrà trovato un atteggiamento diverso da quello adottato verso l'Ucraina
E così, la Russia è stata esclusa dal grande forum che coinvolge tradizionalmente i massimi governi. Il G8 , almeno per quest’anno, farà a meno della partecipazione della Russia e tornerà ad essere il G7 , come non accadeva più dal 1998.
Infatti, correva l’anno 1998 quando la Russia prese parte per la prima volta all’incontro periodico che coinvolge le grandi potenze planetarie. Quindi, si fa un passo indietro nel passato per ritornare al periodo in cui la Russia non aveva voce in capitolo almeno fino a quando non verrà risolto il conflitto che si è sviluppato intorno alla questione dell’ annessione della Crimea al territorio russo. La sospensione dalla partecipazione al G8 appare all’interno di un comunicato congiunto diramato dopo un incontro a porte chiuse che si è tenuto tra i capi di governo di Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Canada e Giappone. Inoltre, il prossimo incontro programmato a Sochi, città della Russia meridionale, è saltato. Per il prossimo giugno non ci sarà nessun summit internazionale in Russia. Ci sarà invece un incontro a Bruxelles nello stesso periodo e la Russia non sarà invitata a partecipare. Nel comunicato congiunto si sottolinea la violazione del diritto internazionale posta in essere dalla Russia che avrebbe tentato di acquisire illecitamente il territorio della Crimea contravvenendo tanto alle regole consuetudinarie quanto a quelle pattizie di livello internazionale: ”Il diritto internazionale proibisce l’acquisizione di una parte o di un intero territorio attraverso la coercizione o la forza. Tali comportamenti violano i principi base che costituiscono il sistema internazionale. Condanniamo il referendum illegale tenuto in Crimea, in violazione della Costituzione dell’Ucraina. Condanniamo inoltre con forza il tentativo illegale, da parte russa, di annettere la Crimea in violazione del diritto internazionale consuetudinario e pattizio. Non riconosciamo né l’uno né l’altro”. Già lo scorso 17 e 21 marzo venne prevista e applicata la prima parte delle sanzioni per l’illecito comportamento. Il prossimo passo consisterà nel somministrarne la seconda parte che, a quanto pare, prenderà di mira settori ampi dell’economia russa, coinvolgendo indirettamente anche gli interessi di altri paesi.