Crimea, l’Ucraina ritira le truppe e al g7 arriva Obama ma non Putin
In Crimea, l'Ucraina ritira le sue truppe. Intanto, al g7 arriva Obama, ma non Putin: non invitato
In Crimea, l’Ucraina ritira le sue truppe. Intanto, al g7 arriva Barack Obama, ma non Vladimir Putin. Mentre la situazione nella penisola assume sempre più contorni tragici, all’Aja si sta svolgendo il g7 (ex g8) senza Putin. Il presidente russo non è stato invitato ed è solo la prima delle sanzioni previste da Obama e il resto dell’UE. Infatti, il referendum di scissione della Crimea dall’Ucraina è stato considerato irregolare – poiché non si è svolto secondo le consuetudini previsti – dalle maggiori nazioni e per questo stanno iniziando le sanzioni ai danni della Russia. Momenti di tensione a livello diplomatico tra Obama e Putin, ma ben più serio il conflitto che si sta svolgendo nell’ex regione appartenente a Kiev. L’Ucraina ha deciso di ritirare le proprie truppe dalla Crimea dopo che l’esercito russo ha preso il controllo della base navale di Feodosia: una delle restanti strutture militari ancora sotto controllo ucraino dopo l’annessione della Crimea alla Russia. Ciò ha comportato il ferimento di diverse persone e la cattura di parte dell’esercito di Kiev. I russi hanno attaccato da due direzioni con blindati leggeri ed elicotteri, usando armi automatiche e granate stordenti; poi hanno accerchiato le forze ucraine e le hanno costrette ad arrendersi. In coincidenza con questa conquista russa, l’Ucraina ritira le sue truppe dalla regione. Il presidente ucraino ad interim, Oleksandr Turcinov, ha precisato che è stato anche ordinato al governo di far evacuare i familiari dei militari ucraini. Le forze di Kiev che difendevano la base hanno lasciato la base due ore dopo a bordo di tre camion. I soldati sono stati fatti salire completamente legati. Insomma, mentre procede la conquista poco legittima della Russia in Crimea, l’Ucraina al momento ritira l’esercito. E intanto al g7 arriva Barack Obama, ma non Putin. Il presidente americano si è schierato compatto insieme all’UE e non resta che attendere le prossime mosse.
Che silenzio tra le file dei comunisti italiani !
Hanno taciuto quando la Cina ha occupato il Tibet, tacciono sulle violenze comuniste in Venezuela,
tacciono sulla dittatura comunista in Corea, a Cuba e non dicono niente dell’occupazione militare russo-comunista in Ucraina.
Quello che fanno i compagni comunisti è sempre giusto e democratico.