Cina, evira e uccide a martellate il compagno dopo averlo drogato: era violento
In Cina, una donna evira il compagno dopo averlo drogato; poi lo uccide a martellate. In seguito, butta il pene nel water. Era violento, si giustifica la ragazza
In Cina, una donna evira e uccide a martellate il compagno dopo averlo drogato. Lei si giustifica affermando che lui era violento. Così, in Cina, una donna stanca delle violenze subìte da lei e dalla figlia, taglia il pene al compagno, lo getta nel water e poi lo uccide a martellate. L’episodio di violenza e rancore ha visto come protagonista Yeung Ki, donna 41enne, che ha ammesso di aver ucciso l’uomo perché stanca di subire abusi. La donna era minacciata dal suo compagno, che aveva conosciuto nel 2009 e per il quale aveva persino divorziato dal marito. Il compagno, Zhou Hui, si è dimostrato violento. Chiedeva alla donna soldi in continuazione e se la donna non glieli avesse dati lui avrebbe messo le immagini di lei nuda su internet. La donna era stata picchiata dopo essersi rifiutata di abortire e il compagno costringeva a violenze anche la figlia di lei. La piccola ha 4 anni ed è nata dal matrimonio della donna, prima che divorziasse dal marito per mettersi con l’attuale (ormai ex) compagno. Stanca delle violenze e delle minacce, invece di chiamare la polizia, Yeung Ki ha scelto di farsi giustizia da sola. Ha drogato l’uomo e lo ha evirato. Appena si è risvegliato, ancora cosciente, il compagno ha picchiato la 41enne e lei per difendersi lo ha ucciso a martellate. La donna ha poi avvolto il corpo in un lenzuolo e nascosto il cadavere sotto il materasso. Il giorno dopo ha portato la figlia ai servizi sociali e confessato l’omicidio. Ora è in corso il processo che sta facendo discutere la Cina intera.