Aereo scomparso, al vaglio l’ipotesi terrorismo
L'Fbi starebbe valutando con sempre maggiore convinzione l'ipotesi terroristica, dietro alla scomparsa dell'aereo della Malaysian Airlines
Dietro alla sparizione del Boeing 777 della Malaysia Airlines, decollato da Kuala Lumpur e scomparso mentre sorvolava il mare a sud del Vietnam, potrebbe esserci l‘ipotesi terrorismo. Gli investigatori starebbero valutando questa possibilità, alla luce della scoperta che alcuni dei passeggeri a bordo hanno viaggiato con documenti falsi.
Luigi Maraldi, l’italiano che in un primo tempo si era pensato potessere essere a bordo dell’aereo della Malaysia Airlines di cui non si sa più nulla da più di ventiquattro ore e che poi si è scoperto essere in perfetta salute in Thailandia, potrebbe non essere l’unico ad aver ‘prestato’ inconsapevolmente la propria identità a qualcuno che è salito sul volo diretto a Pechino.
Oltre a Maraldi, un cittadino austriaco, Christan Kozel, risultava nella lista dei passeggeri pur non avendo mai acquistato il biglietto per quel volo. E come il nostro connazionale, anche Kozel nei mesi passati aveva denunciato il furto del passaporto. In totale sarebbero quattro i nominativi sospetti nella lista dei passeggeri: in tutti e quattro i casi, i biglietti sono stati acquistati tramite la China Southern Airlines e ciò accrediterebbe ancora di più l’ipotesi di una regia comune.
L’Fbi in queste ore sta valutando l’ipotesi terrorismo. Stando a quanto riportato da Tgcom, “i soccorritori non hanno ancora rilevato nessun segnale dell’aereo, né recuperato alcunché relativo a un possibile incidente. I radar dell’esercito malese mostrano però che il volo potrebbe aver invertito la rotta poco prima che si interrompessero i contatti con la torre di controllo”.
Altra coincidenza molto strana è quella che vede i furti dei passaporti di Maraldi e Kozel compiuti entrambi in Thailandia. A bordo dell’aereo della Malaysia Airlines viaggiavano 239 persone di diverse nazionalità.