Crimea, sale la tensione tra Ucraina e Russia: pericolo di guerra
Il senato della Russia ha approvato l'invio di truppe in territorio ucraino proposto da Putin. La paura che l'escalation di violenze in Ucraina possa trasformarsi in una vera e propria guerra è altissimo
Tensione alle stelle in Crimea. Il pericolo è quello di un’imminente invasione dalla parte della Russia, che potrebbe dare vita a un ingresso in campo anche di forze occidentali. È questo l’ultimo atto della rivolta registratasi in Ucraina nelle scorse settimane, dopo la quale è stato deposto il presidente filorusso Viktor Yanukovich.
Vladimir Putin sarebbe in procinto di inviare le proprie truppe in Crimea, regione orientale dell’Ucraina. La voce, che circola da diversi giorni, ha trovato fondatezza nelle ultime ore con l’approvazione da parte del Senato russo di una richiesta di invio di truppe proposta da Putin stesso.
Sarebbero migliaia i militari russi – c’è chi dice addirittura 28mila – pronti a entrare in azione in territorio ucraino. La Crimea, dopo i fatti registratisi a Kiev nelle settimane scorse, sembra essere fuori controllo ed è diventata una sorta di exclave russa. Il territorio, già vicino per sentire della popolazione a Mosca, potrebbe diventare il nodo di una nuova guerra.
Da Kiev, inoltre, i segnali non sono rassicuranti: l’esercito è stato già messo in allerta, e se Mosca dovesse passare alle vie di fatto sarebbe “guerra”.
Stando alle notizie provenienti dall’Est, i militari russi nei giorni scorsi avrebbero già compiuto sequestri di armi da alcuni depositi della Marina militare ucraina. Il ministero della Difesa dell’Ucraina ha sottolineato come siano stati operati tentativi, da parte dei russi, di acquisire il consenso dei militari ucraini in Crimea.
Tempi duri anche per la stampa: diversi gruppi di miliziani hanno impedito l’accesso ai check-point di Armiank a troupe televisive della Bbc, della Nos (la tv olandese) e di Mtv Finlandia. Sequestrati ai reporter anche i giubbini antiproiettili.
Se la tensione tra Ucraina e Russia è all’apice, la sensazione è che a Washington si possa tornare a vivere in un clima di guerra fredda. Il presidente statunitense Obama ha criticato aspramente la decisione di Putin di inviare truppe in Crimea, parlando di esplicita “violazione del diritto internazionale”. Putin, in un colloquio telefonico, avrebbe ribadito l’esigenza per la Russia di tutelare i propri interessi in Ucraina.
Critiche, intanto, arrivano anche dall’Europa: la cancelliera Angela Merkel e il ministro degli Esteri britannico, William Hague, hanno criticato le ultime mosse di Mosca.
Mentre la diplomazia internazionale si muove, però, dalla Crimea arrivano inquietanti descrizioni: diverse zone del territorio sarebbero già sotto controllo di milizie filorusse; oltre alla presenza militare, in campo ci sarebbero i servizi segreti di Mosca anche se ufficialmente l’ipotesi è stata smentita.