Berlusconi ironizza e loda Renzi ma Forza Italia è sempre più in difficoltà
Berlusconi continua ad esprimere la sua soddisfazione per l'insediamento di Renzi. Nel frattempo però Forza Italia è sempre più in difficoltà
Continuano le lodi, alle volte sarcastiche, del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi nei confronti del nuovo premier Matteo Renzi. Un ironia che solo apparentemente vela le problematiche del partito di centrodestra, reo di perpetuare una destabilizzante disorganizzazione interna. E non solo.
Silvio Berlusconi, si sa, non puo’ stare troppo in disparte. E di cose ne avrebbe da dire, e tante. Per ora però, si limita ad esprimere la sua soddisfazione per la “salita al trono” dell’ex sindaco di Firenze. L’ultima dichiarazione del Cavaliere è stata pungente ed ironica, come sempre: “Renzi è bravissimo, affidabile, secondo alcuni potrebbe essere il mio successore, anche perché ha fatto fuori più comunisti lui in due mesi che io in venti anni…”. Di sicuro alla sinistra, o a coloro che pensano ancora che in Italia ce ne sia una, la battuta non fa ridere per niente. Il disamore per un uomo che spesso e volentieri è paragonato al loro rivale più agguerrito è cresciuto e cresce tuttora. Ed ora, che grazie alla scissione dei dissidenti del Movimento 5 Stelle, una maggioranza tutta di centrosinistra si potrebbe attuare, Renzi fa orecchie da mercante e diciamolo chiaramente, lascerà tutto al suo posto, o meglio tutti al loro posto. Insomma, Angelino Alfano “stai sereno”. Come criticare i malumori della sinistra? Difficile. Anzi, impossibile. Il professor Gianpietro Mazzoleni, docente di comunicazione politica all’Università degli studi di Milano ha affermato: “Berlusconi e Renzi sono due personaggi molto diversi e allo stesso tempo molto simili perché sanno usare i media per raccogliere il consenso e sanno usare una grammatica comunicativa pop, spesso fatta di messaggi non verbali, ma iconografici, che arriva subito alla cosiddetta pancia degli italiani. Ha senso fare un parallelismo tra i due – ha spiegato il professore – perché al di là dell’ovvia differenza di classe sociale, c’è una sincerità da parte di entrambi di mostrarsi per quello che sono. Berlusconi un uomo ricco che sfoggia la ricchezza in tutto ciò che fa, Renzi un uomo normale che mostra il fatto di essere uno come noi in tutto ciò che fa e che lo circonda. In un certo senso Renzi ha raccolto l’eredità di Berlusconi dal punto di vista dell’uso dell’immagine ai fini politici. Renzi ha un suo carisma di comunicazione, non sbaglia mai una parola, è sempre sul pezzo, sa usare benissimo i nuovi media. I suoi tweet sono slogan che rimangono quanto quelli sui cartelloni elettorali di Berlusconi”. Ci verrebbe da chiedere se Renzi sia in linea anche con i programmi del partito di Berlusconi. Un partito in evidente difficoltà dopo la scissione del Nuovo Centro Destra e che non sempre digerisce gli apprezzamenti del loro leader nei confronti del presidente del Consiglio.
Capitolo Forza Italia – La fragile organizzazione interna della “nuova” Forza Italia è piuttosto chiara. Anche la fedelissima Daniela Santanché ha espresso il suo malumore, affermando in prima persona al Cavaliere che non si può andare avanti senza chiarezza, “perché lavorare così è dura”. Di fatti, per dirne una, l’ufficio di presidenza promesso da Berlusconi non è mai stata istituito, e lo stesso Verdini non ha alcun incarico formale. Inoltre, i club tanto amati da Silvio non danno garanzie. Come se non bastasse, ai parlamentari di Forza Italia è stata recapitato un sollecito di pagamento (firmato Bondi) per il versamento delle quote mensili dovute al partito. Tra i membri, c’è chi ha accumulato debiti per oltre 50.000 euro. Se non si saldano i debiti, scatta l’esclusione da ogni prossima candidatura. Insomma, se Silvio continua a non tirare fuori i soldi la situazione potrebbe precipitare.
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