Spaghettigovern, l’ultima provocazione di Beppe Grillo sul Governo Renzi
#Spaghettigovern, questo l'hashtag di Beppe Grillo lanciato su Twitter. Si tratta dell'ultima provocazione contro il neo Governo Renzi
#Spaghettigovern è l’ultimo hashtag lanciato da Beppe Grillo su Twitter. Si tratta di una parola presa in prestito dal genere spaghetti western e che va contro il neo Governo Renzi. Sul suo blog, l’ultimo post di Beppe Grillo parla del neo totoministri come fosse un film di serie b girato a Cinecittà. Un film molto costoso. Grillo cita Pasolini e afferma che se prima nei grandi palazzi della politica c’era il nemico, adesso c’è il vuoto. Si parla degli “attori invisibili” quali la FMI, la BCE e Confindustria. Questi ultimi sarebbero i grandi gruppi che decidono le sorti della nostra nazione e i politicanti italiani non sarebbero che una sorta di esecutori finali delle loro decisioni. Questo, in sintesi, il pensiero di Beppe Grillo. Come al solito, il leader M5S non argomenta. È solito fare affermazioni che potrebbero anche essere giuste, ma lancia slogan e non approfondisce. Sarebbe stato più utile spiegare i legami tra i politici e questi gruppo e spiegare perché secondo lui decidono e soprattutto quali sono gli interessi in ballo e di riflesso le decisioni prese o che potrebbero essere prese dal Governo Renzi per favorire tali interessi. A ogni modo, ha lanciato Spaghettigovern come hashtag e chiunque può partecipare alla discussione (se così la si può definire) sul suo blog e su Twitter. Data la portata del post, poi i commenti a Spaghettigovern risultano della stessa pasta: slogan semplificati e insulti banali. Se Beppe Grillo vuole contrastare questa politica, dovrebbe parlare di fatti. Proprio i contenuti sono quelli che sono mancati nella discussione in streaming con Renzi. Invece di dialogare e inchiodare il neo premier spiegandogli quali sono i punti che il M5S avrebbe voluto imporre al neo Governo per far cambiare dell’Italia si è limitato a distinguersi dal PD insultando il modo di fare politica di Renzi e co.. Infine, ha anche espresso malumore contro i dissidenti interni, che pretendevano un confronto sui contenuti.
grillo li ha i progetti e proposte ,inutili da dire a questi nostri governanti maledetti mafiosi e ladri, loro si che non le faranno mai per il bene del paese e cittadini percio’ e’ inutile comunicare o pensare di appoggiare i politici o partiti ,ma solo le riforme !
E ci risiamo!, ma insomma Grillo secondo la “STAMPA PREZZOLATA” dovrebbe scendere a patti con chi?, con quelli che ci hanno ridotto nelle condizioni in cui siamo?, oppure deve continuare, come ha fatto fin’ora, a rispettare e far rispettare il programma del M5S?
Mai parlato di patti. Ho semplice spiegato che avrebbe dovuto parlare a Renzi mostrando i programmi del M5S. Non lo ha fatto e ha preferito insultarlo. Fallacia ad hominem. Ovvero un’argomentazione priva di logica. Avrebbe fatto più bella figura se avesse mostrato i suoi programmi e fatto vedere agli italiani che Renzi non li accettava. In questo modo, avrebbe dimostrato con i fatti la superiorità del suo Movimento rispetto agli altri partiti, che non accettano le loro proposte. Così, a mio avviso, ha solo sprecato un’occasione.