Ostia, ragazzina rifiuta l’aborto: fidanzato la massacra
Ragazzina di 17 anni incinta viene picchiata con pugni e calci dal fidanzato perché non vuole abortire
E’ successo ad Ostia, in provincia di Roma: un giovane ha scoperto che la fidanzata di 17 anni era incinta. Nel momento in cui ha deciso di rifiutare l’aborto, lui l’ha massacrata di botte.
Chiara, una ragazzina di 17 anni, aveva scoperto da poche settimane di essere incinta e aveva tenuto nascosto la gravidanza al proprio compagno di 25 anni. Quando lui lo aveva scoperto, ormai, era troppo tardi per abortire; a quel punto, colto da un raptus di follia, ha iniziato a picchiarla ferocemente con pugni e calci all’addome.
La giovane aveva deciso di tenere nascosta la propria gravidanza per quattro mesi perché non era intenzionata a perdere né il bambino né lui, un uomo di otto anni più grande di lei che era molto violento ma a cui era legata da quell’amore intenso e tormentato.
Non era la prima volta, infatti, che l’uomo aveva messo in mostra la sua natura violenta: spesso si era dimostrato molto crudele nei confronti della ragazzina che trattava male e che non rispettava come avrebbe dovuto. Ma la sua aggressività si è mostrata anche questa volta e la cosa è finita nel peggiore dei modi: ora l’adolescente si ritrova in ospedale e rischia di perdere il bambino, mentre lui è scappato e risulta ricercato dalla polizia.
Già da diverso tempo le cose non andavano bene tra i due. Si trovavano nell’appartamento di lei quando l’uomo ha scoperto della gravidanza. A quanto pare la ragazza stava cercando di ricucire il rapporto con lui dicendogli di essere ormai incinta al quarto mese e che non aveva la possibilità di abortire.
La reazione di lui è stava piuttosto aggressiva: calci e pugni alla testa e alla pancia al punto da lasciarla esanime nel pavimento dell’abitazione, dove i genitori l’hanno trovata qualche minuto dopo. Nel luogo della violenza è intervenuta la polizia che l’ha portata all’ospedale Grassi.