Un sensore Apple prevede gli infarti
La Apple potrebbe dare vita a un sensore in grado di prevedere gli infarti. Il sensore si basa sul suono del flusso sanguigno
La Apple ne ha fatta un’altra delle sue. Dalle prime indiscrezioni diffuse dal giornale californiano San Francisco Chronicle, sembrerebbe proprio che l’azienda statunitense stesse lavorando a una nuova gamma nell’ambito della medicina, ovvero nella creazione di dispositivi che possano dare una mano alla nostra salute. Stiamo parlando di un sensore capace di prevedere gli infarti, e il tutto grazie al “suono del flusso sanguigno” nel suo percorso, lungo le arterie. Una notizia che certamente non lascia indifferenti di fronte alla nuova genialata della Apple. A tale progetto avrebbe preso parte anche Tomlinson Holman, noto ingegnere del suono e che lavora per la Lucasfilm. Holman collabora con la Apple dal 2011. Non è nemmeno un caso il fatto che l’azienda abbia di recente assunto esperti di tecnologia applicata al campo medico. Tra i nomi troviamo Marcelo Lamego, ex responsabile della parte tecnologica per Cercacor, società specializzata in dispositivi medici e Roy J E. M. Raymann. L’anno scorso era toccato già a Michael O’Reilly, manager specializzato in servizi medici.
Come funziona? Il sensore dovrebbe essere indossato dalla persona interessata, e quindi dovrebbe essere integrato su un dispositivo che la stessa indosserebbe tutti i giorni. In poche parole, un sensore che sia perennemente a contatto con il corpo umano. Si pensa che possa trattarsi del tanto atteso smartwatch della Apple, nonché conosciuto anche come iWatch, ovvero un orologio in vetro con le stesse caratteristiche di un computer, o smartphone. Per il momento, resta solo un’ipotesi e non ci resta che attendere per avere conferma. Sicuramente un sensore del genere, adibito alla funzione di prevenzione-infarto, è un’ottima innovazione che abbraccia sia il campo tecnologico che quello della medicina. Si tratta di progetto che già da qualche tempo affiorava al fine di ricercare settori del tutto nuovi. E’ interessante e ammirevole quanto l’azienda di Cupertino abbia esteso i suoi orizzonti anche alla medicina. Voi cosa ne pensate?