Genova, vietati i leggings nell’istituto Marco Polo: scoppia la polemica
In un istituto alberghiero di Genova è vietato indossare i leggings: scoppia la polemica tra gli adolescenti
Scoppia la polemica alla scuola alberghiera Marco polo di Genova: le ragazze non possono indossare dei pantaloni troppo aderenti, altrimenti rischiano una nota sul registro.
La libertà di indossare quello che ci pare è, molto spesso, un concetto puramente effimero: quante volte ci sarà capitato di voler indossare una gonna rivelatasi essere troppo corta per essere portata in ufficio? Stessa cosa vale per gli shorts o i tacchi troppo alti o i jeans a vita troppo bassa.
A definire le regole dei capi d’abbigliamento da portare a scuola è stato Renzo Talini, il preside dell’istituto alberghiero Marco Polo di Genova, che lo scorso anno ha mandato ai propri alunni una circolare in cui precisava che ragazzi e ragazze dovevano presentarsi in auto con i capelli in ordine e vestiti in modo consono, ossia senza le mutande fuori per i maschi e pantaloni non troppo aderenti per le femmine.
Nei giorni scorsi una studentessa del Marco Polo è andata a scuola sfoggiando un paio di attillatissimi leggings; gli insegnanti, quindi, non ci hanno pensato due volte e hanno messo una nota sul registro alla giovane. In poche ore, però, la notizia si è diffusa nella rete suscitando le polemiche degli adolescenti.
La “vittima” ha postato sul proprio profilo di Facebook la notizia “cavolo di scuola che non vuole i leggings, l’unica che non li accetta. Ho preso una nota per dei pantaloni stupendi”. Sebbene le amiche della ragazza le hanno dato man forte appoggiando la sua disapprovazione, il preside si è difeso dicendo che l’abbigliamento è stato precisato nel regolamento scolastico e che queste regole non verranno assolutamente cambiate. L’uomo ha poi aggiunto che, nel caso in cui alla ragazza non dovessero andare bene, può sempre optare per andare in un’altro istituto superiore che accetti i trend della moda.