Marjiuana legalizzata: il titolo in borsa va in fumo
Marjiuana legalizzata negli USA: l'erba così arriva anche a Wall Street ma i rischi per gli imprenditori si rivelano piuttosto alti. Il titolo della droga leggera rischia di andare in fumo?
Gli Usa hanno detto si alla liberalizzazione delle droghe leggere: la marijuana è stata legalizzata in circa venti Stati a stelle e strisce. Lo stesso Barack Obama ha creduto in questa battaglia convinto che gli effetti del fumo non siano più dannosi di quelli dell’alcol, liberamente venduto. L’Italia ha ripreso da poco il dibattito e intanto sta a guardare quello che succede in America. Spesso si parla degli effetti sociali della legalizzazione ma di rado si considerano quelli economici e, nello specifico, azionari.
Negli Stati Uniti è partita in borsa la corsa all’erba. Le stime di ArcView Group per il mercato legale della marijuana (circa 10 miliardi nei prossimi cinque anni) hanno suscitato interesse da parte degli investitori. A Wall Street sono saliti a quota 23 i titoli (alcuni dai nomi quantomeno bizzarri) legati alla marijuana. Si va dalle società che propongono applicazione terapeutiche della marijuana ad aziende che gestiscono distributori automatici di erba.
Sono azioni a bassa capitalizzazione (i c.d penny stock) e con liquidità in molti casi non sufficiente a garantire trasparenza sui prezzi. I titoli quindi sono per natura soggetti a fluttuazioni notevoli con conseguenti rischi alti. Peraltro, come spesso accade in queste situazioni di bolle finanziarie, si punta su società che spesso non hanno ancora iniziato a produrre utili e che non di rado non hanno neppure emesso fatture. E’ chiaro quindi che si tratti di speculazioni ad altissimo rischio. Per questo motivo la authority di vigilanza Fira (Financial Industry Regulator Authority) ha messo in allerta gli interessati, evidenziando come alcuni manager sui quali si scommette hanno anche precedenti penali (cosa che in realtà non stupisce visto che si occupano di un mercato fino a poco tempo fa ritenuto illegale). Frenare gli entusiasmi è quindi d’obbligo: il titolo dell’erba rischia di “andare in fumo” molto presto.