Cyberbullismo: internet causa di suicidio tra gli adolescenti
La rete è nell'occhio del ciclone come causa principale di morte giovanile. Sembrerebbe che il fenomeno del cyberbullismo determini condotte autolesioniste
Le recenti notizie di cronaca nera catturano l’attenzione della opinione pubblica sul nuovo fenomeno di violenza legato ad internet . Sul Web si mette in scena costantemente una condotta volta a umiliare i giovani utenti.
E’ una notizia di qualche giorno fa. Il suicidio di una adolescente 14 enne di Cittadella nella provincia di Padova . Secondo le prime ricostruzioni la condotta suicida sarebbe conseguenza di un maltrattamento ripetuto avvenuto in rete . Una nuova forma di bullismo tristemente in voga tra i teenager : il cyberbullismo , appunto. Pare, però, che la recente esplosione di suicidi giovanili non sia direttamente collegata alla realtà virtuale . O, per lo meno, non è stato scientificamente dimostrato il nesso tra il maltrattamento sul Web e la messa in atto di azioni autolesioniste. Stafano Marchetti è l’autore dell’ultima indagine Istat sui suicidi tentati e consumati in Italia: ”Ogni gesto estremo, come quelli che le cronache recenti raccontano, nasconde una tragedia umana e impone il massimo rispetto. Temo che si stiamo facendo affermazioni forti, senza robuste evidenze scientifiche”. Inoltre, tra i paesi OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), l’Italia occupa una posizione poco rilevante nella lista dei paesi ad elevata mortalità per causa di suicidio. I dati delle statistiche indicano la popolazione maschile, e all’interno della categoria, i maschi adulti sarebbero tendenzialmente propensi al suicidio. L’analisi per titolo di studio indica come soggetti a rischio le persone con livello di istruzione medio-basso. Ma è necessario tenere in considerazione che è improbabile che una sola causa possa istigare al suicidio. Altri fattori concorrono alla condotta autolesionista per eccellenza: la malattia mentale, per esempio. La mancanza di affetto, da non sottovalutare. E che dire del grande e, spesso, incolmabile vuoto che fagocita nella solitudine anche chi ci sta vicino. E noi non ce ne accorgiamo.