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Turchia: il Parlamento approva legge censura internet

Varate le nuove disposizioni di legge che censureranno il servizio di internet in Turchia: la libertà di informazione online diventa una mera utopia

In Turchia sono tempi duri per i fruitori della informazione online. Il governo di Recep Tayyip Erdo?an ha fortemente voluto un pacchetto di norme volte a controllare il servizio internet. E il Parlamento ha appena legiferato, producendo un sistema di norme rivolte al controllo del Web .

In Turchia , l’informazione libera per eccellenza, quella online , non è più libera, ma è sotto controllo. L’esecutivo turco ha preteso e ottenuto una legislazione ad hoc. Una normativa anti libertà di informazione. La Telecommunications Communications Presidency , autorità governativa garante delle telecomunicazioni, dalla normativa Censura Web in poi avrà il pieno potere di imporre la propria volontà governativa nelle questioni private. Una intromissione del pubblico potere nella vita personale degli utenti di internet. L’ingerenza nella sfera privata virtuale avverrà senza nessuna garanzia da parte della magistratura. In questo modo, il potere esecutivo appare sbrigliato dal controllo del potere giudiziario a tutela della persone. E questo è solo il minore dei mali. Ancora l’autorità garante delle telecomunicazioni potrà chiedere senza alcun limite ai provider l’accesso ai dati sensibili in loro possesso. L’esecutivo, in questo modo potrà accedere, come e quando vuole, ai dati visitati dai singoli utenti. Ad agevolare il sistema di controllo, la normativa in questione prevede esplicitamente la conservazione delle informazioni private per un periodo di almeno due anni. Ora, proviamo ad immaginare quale potrebbe essere la motivazione che determina il governo turco ad accedere ai dati privati. Eppure, contro l’emanazione della normativa di controllo del Web si era contrapposta non solo l’Opposizione in Parlamento, ma anche le polemiche di migliaia di cittadini. Il partito islamico di Erdo?an gode della maggioranza assoluta ed è facile in situazioni come quella ottenere un largo consenso a prescindere dalla bontà delle intenzioni. Comunque, pare che la stampa italiana abbia la propria parte di responsabilità in questa vicenda. In Turchia, i politici locali temono le notizie che si sono diffuse sul caso ribattezzato dalla nostra stampa come Tangentopoli Turca . Lo scandalo viene riconosciuto in Turchia, ma preferiscono non se ne parli. Già la normativa Censura Web datata 2007 aveva portato il livello di libertà virtuale, intesa come libertà sul Web, dei cittadini turchi ad un sottolivello analogo a quello cinese. Ma ora si sta raschiando il fondo del barile. A ben vedere, il super potere concesso dalla recente normativa Censura Web alla autorità garante per le telecomunicazioni porta alla mente il satirico romanzo firmato George Orwell: tutti siamo uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.



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