Russia, attentato in cattedrale: uccisi un fedele e una suora
Nell'isola di Sakhalin, in Russia, un uomo è entrato armato all'interno della locale cattedrale: morta una suora e un fede, ci sarebbero altri sei feriti
Mentre sono iniziate le Olimpiadi invernali di Sochi 2014, continuano gli attentati in Russia. Questa mattina un uomo è entrato nella cattedrale dell’isola di Sakhalin e ha aperto il fuoco. Un uomo e una donna sono rimasti uccisi, mentre sei sarebbero i feriti.
La tensione continua a rimanere altissima in Russia. La nazione che sta ospitando le Olimpiadi invernali a Sochi continua a essere oggetto di attentati. Dopo quelli delle settimane scorse, con numerosi kamikaze che si sono fatti saltare in aria uccidendo decine di persone; questa mattina un uomo di venticinque anni ha aperto il fuoco all’interno di una cattedrale.
L’istituto religioso preso di mira è la cattedrale di Sakhalin, un isola che fa parte del territorio russo. L’attentatore, invece, secondo le prime informazioni provenienti da Mosca è un uomo di 25 anni, impiegato in una società di sicurezza.
Le prime testimonianze parlano un’irruzione in chiesa, sfociata poco dopo in una sparatoria: i colpi hanno raggiunto mortalmente un uomo e una donna. La donna, a quanto pare, era una suora. Nell’episodio sono rimaste ferite sei persone, le quali condizioni di salute sono al vaglio dei medici, anche se la polizia russa ha escluso che sarebbero a rischio di vita.
L’attentato di Sakhalin è avvenuto in una località molto distante dalla sede dei giochi olimpici: l’isola, infatti, si trova a ben 7.500 chilometri a est di Sochi.
Anche se non è stata fatta alcuna rivendicazione per l’attentato, con molta probabilità anche in questo caso i responsabili potrebbero appartenere a uno dei gruppi islamici attivi nelle regioni del Caucaso.