News e Cronaca

Cellulari e decoder, arriva la nuova tassa

Il governo torna a proporre la famigerata tassa sui cellulari, ma anche su decoder e dispositivi tecnologici per immagini in generale

Nuova tassa in arrivo su cellulari e decoder. Ma non solo: l’imposta si riferisce a tutti i dispositivi hi-tech in grado di contenere immagini riproducibili, quindi anche chiavette usb e hard disk esterni, tv con decoder incorporato etc.

Tutto quello che può funzionare come archivio digitale è tassabile: l’imposta infatti è legata ai diritti Siae. Nello specifico si tratta della «Rideterminazione dei compensi per copia privata». In realtà, a ben vedere, questa tassa non è una novità assoluta: gli utenti la pagano già sui cellulari ma ammonta a pochi centesimi e quindi non viene neppure considerata. A spaventare e suscitare polemiche è invece l’aumento previsto: si arriverebbe ai 5,20 euro per smartphone e tablet e addirittura a 40 euro per i decoder con memoria interna di 400 GB. Si tratta di un’imposta che si andrebbe ad aggiungere al prezzo del dispositivo e che quindi va anche maggiorata del 22% per l’Iva.

L’ultima parola su questi aumenti (previsti dal Decreto del 30 dicembre 2009 come aggiornamento dei diritti d’autore)  spetta ora al ministero dei Beni, Attività culturali e Turismo, Massimo Bray. Ma quintuplicare una tassa è considerato aggiornamento?

Nel frattempo la Siae ha dato maggiori spiegazioni in merito alla natura di questa tassa: in pratica dobbiamo pagare il tributo ogni volta che godiamo della possibilità di fare una copia di contenuti audio-video. In questo modo si compensano di fatto gli introiti mancati per il diritto d’autore visto che di fatto viene fatta una copia.

A conti fatti per il 2014 si arriverebbe ad incassare circa 200 milioni di euro (visto che secondo le previsioni quest’anno gli italiani acquisteranno circa 16 milioni di nuovi smartphone, 8 milioni di tablet e 10 milioni di computer (inclusi portatili) e Tv. Gli ultimi modelli di televisione ormai hanno quasi sempre porta usb integrata. Se a questi si aggiungono Usb, hard-disk e decoder è facile ipotizzare una cifra totale di 200 milioni.



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