Fiat: aggiornamenti su nome, sedi e quotazione del gruppo Chrysler
Oggi potrebbe essere il momento della verità per il gruppo Fiat e Chrysler: notizie ufficiali potrebbero sorgere in merito alle quotazioni, alle sedi legali e fiscali e al nome che avrà il nuovo gruppo
Dopo giorni di indiscrezioni ufficiose siamo giunti finalmente al momento della verità: oggi il Cda del gruppo dovrebbe rendere noti in maniera ufficiale tutti i dettagli sul futuro della Fiat– Chrysler. L’unione di due marchi che sta facendo discutere e che ha diviso gli analisti.
Si parla di una sede fiscale a Londra (ovviamente per pagare meno tasse sui dividendi), di una sede legale in Olanda e di un nuovo nome che renda omaggio ad entrambi le tradizione industriali. Quali ripercussioni avranno tutti questi cambiamenti a Wall Street sulle quotazioni Fiat? E’ presto per dirlo.
Sempre oggi saranno resi noti gli utili del quarto trimestre e del 2013. Gli analisti hanno stimato un trend verso un lieve aumento per il quarto trimestre e una flessione del 24% per il 2013. Quest’ultima, secondo quanto si legge nel Wall Street Journal, si deve probabilmente alla debolezza del mercato delle quattro ruote europeo. E’ qui infatti che le vendite delle vetture Fiat appaiono procedere più a rilento. Fiat ha salvato dalla bancarotta Chrysler assicurandosi così l’appoggio delle attività americane ed ora è proprio il mercato a stelle e strisce il cavallo trainante dell’azienda italiana. Insomma nel breve periodo la situazione appare quasi ribaltata in maniera paradossale.
L’amministratore delegato Sergio Marchionne incontrerà poi i rappresentanti dei sindacati per comunicare le novità. Federico Bellono, segretario generale della Fiom Piemonte, pone come priorità il rispetto delle promesse fatte per il futuro degli stabilimenti italiani. I lavoratori, sostiene, hanno bisogno di vedere quelle parole trasformarsi in fatti concreti.
Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha commentato con ottimismo la nascita del nuovo gruppo facendo leva sulla rilevanza delle due aziende, quella italiana e quella americana. Scopo della fusione deve essere in primo luogo la salvaguardia dei posti di lavoro., come ha dichiarato in un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt