Giornata della Memoria: testa di maiale davanti alla sinagoga romana
Alla vigilia della Giornata della Memoria, un fatto deprecabile si è registrato ieri sera a Roma: la testa di un maiale è stata inviata alla sinagoga cittadina
Vigilia della Giornata della Memoria all’insegna della provocazione. A Roma, ieri sera, è stata recapitata una testa di maiale alla sinagoga presente in città. Nessuna rivendicazione al momento e ciò fa sì che non si possa ancora dire se si sia trattato di un semplice gesto provocatorio o di una minaccia. Quel che è certo è che l’episodio vergognoso ha dato vita a un coro unanime di sdegno da parte delle istituzioni.
Tra i primi a commentare l’accaduto è stato il sindaco di Roma, Ignazio Marino. Il primo cittadino ha parlato di vero e proprio “affronto, un gesto inqualificabile nei confronti della comunità ebraica di Roma. Chi la offende fa un oltraggio a tutta la città”, ha sottolineato Marino.
Aspra critica anche da parte del presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha affidato al proprio profilo Twitter la propria amarezza: utilizzando l’hashtag #GiornatadellaMemoria, la Boldrini ha parlato di “provocazione disgustosa” e ha ribadito il proprio “no all’antisemitismo“.
Ferma condanna anche da parte del ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge: “Esprimo la mia solidarietà al Rabbino capo Di Segni, al Presidente della comunità ebraica di Roma Pacifici per l’ennesima orribile offesa rivolta a tutta la comunità”. Il ministro ha poi aggiunto: “Questi gesti che appartengono alla stessa matrice del razzismo non hanno alcuna forza di intimidazione e mi rendono ancora più coinvolta nella realizzazione delle tante iniziative che si stanno svolgendo in questi giorni, in tutta Italia, per le celebrazioni della Giornata della memoria”. La Kyenge si è detta poi contenta “di incontrare lunedi, con il sindaco Marino, le tantissime scuole e studenti che confluiranno nll’Auditorium della Capitale perchè i più giovani siano i primi e più convinti assertori dei valori della uguaglianza e del rispetto della dignità delle persone”.
A dire la propria sulla vicenda è stato anche Nicola Zingaretti, presidente della regione Lazio, che ha definito “ignobile” il gesto che “ferisce la Comunità ebraica e tutti i romani alla vigilia della Giornata della Memoria”. Dal Lazio al Veneto, il governatore Luca Zaia ha parlato di “gesto vile e inqualificabile“, dichiarandosi vicino alla comunità ebraica romana.
Il sindaco di Torino, Piero Fassino, si è detto inorridito al pensiero che “esistano persone capaci di un simile macabro oltraggio“. Per Fassino, quello di ieri è stato “un gesto che, lungi dall’avere un qualsiasi significato riesce soltanto ad offendere la memoria di milioni di vittime innocenti,più’ che mai a poche ore dalle commemorazioni per la Giornata della Memoria. Chi lo ha immaginato e perpetrato provi vergogna”.