Economia

Whirlpool chiude in Svezia apre nuovo stabilimento in Italia

Whirlpool va controcorrente: l'azienda di elettrodomestici a stelle e strisce chiude una fabbrica in Svezia e spsota la produzione in Italia, in provincia di Varese. Finalmente una storia che non parla di fallimento in Italia anche se non è tutto oro quello che luccica

Scelta evidentemente controcorrente quella di Whirlpool: la famosa azienda di elettrodomestici americana chiude uno stabilimento in Svezia per aprirne uno in Italia, nella provincia di Varese. Per una volta una notizia che non parla di fallimento di aziende in Italia e propone anzi il nostro Paese come un mercato in cui investire, nonostante tutto.

Stiamo parlando certamente di un colosso: la multinazionale americana degli elettrodomestici nel 2012 ha fatturato ben 18 miliardi di dollari (13,3 miliardi di euro). E’ innegabile quindi che per un marchio simile aprire uno stabilimento in Italia sia più facile che per il singolo imprenditore. La fabbrica di Cassinetta di Biandronno, in provincia di Varese, si concentrerà sulla produzione di forni a microonde da incasso, competenza che prima spettava all’impianto di Norrköping, A confermare la decisione è stato Davide Castiglioni, vicepresidente esecutivo di Whirlpool Emea. Il piano industriale prevede lo spostamento in questa sede di tutta la produzione da incasso Whirlpool: a breve quindi sarà trasferita a Cassinetta di Biandronno anche la produzione di frigoriferi (ora a Spina di Gardolo in provincia di Trento). Whirlpool ha pianificato per questa operazione un investimento di 245 milioni graduale fino al 2018.

Nello stabilimento saranno riassorbiti anche 300 esuberi. Certamente anche quello degli elettrodomestici non è un settore esente dalla crisi economica: in Italia ne hanno già fatto le spese Indesit e Electrolux. Tra le ragioni alla base della decisione potrebbe esserci un confronto tra i costi aziendali? Occorre peraltro ricordare che Whirlpool ha un polo produttivo anche in Polonia dove senza dubbio il costo della manodopera è notevolmente inferiore a quello dell’italia. Intanto la Fiom-Cgil di Varese, per conto del segretario generale Stefania Filetti, ha fatto capire che i lavoratori sono in attesa di conoscere i piani aziendali pur anticipando di non essere disposti ad ulteriori sacrifici “non siamo disposti a piegarci a dettami politici”



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