Attualità Italiana

Incontro Renzi-Berlusconi, Grillo: Italia preda delle allucinazioni

Mentre i diretti interessanti si dichiarano soddisfatti del colloquio di ieri in via del Nazareno, per il leader del M5S quella di ieri è solo la conferma dell'inciucio

All’indomani dell’incontro tra Renzi e Berlusconi, il mondo della politica si anima e divide tra chi parla di un nuovo tipo di inciucio e chi invece difende l’apertura del neosegretario del Partito Democratico verso una discussione ampia in materia di riforma elettorale.
Se da un punto di vista prettamente etico – fattore da non tralasciare specialmente per chi, nell’Italia di oggi, spera in una nuova politica – sedersi a un tavolo per parlare con qualcuno nei confronti del quale è stata votata la decadenza da senatore, perché colpevole di evasione fiscale, la scelta di Renzi appare un errore, dall’altro c’è chi fa notare come una sintonia con Forza Italia, sia il modo migliore per dare prima possibile al Paese una nuova legge elettorale.
I diretti protagonisti hanno così commentato l’incontro: Renzi, tramite il proprio profilo Facebook, ha ribadito di essere stato “eletto alle primarie per cambiare le regole del gioco, per rilanciare sul lavoro, per dare un orizzonte al PD e all’Italia” e che quindi “dopo 20 anni di chiacchiere” l’obiettivo di arrivare in breve tempo a una riforma elettorale è dietro l’angolo. A chi lo ha accusato di cercare un compromesso al ribasso, Renzi ha risposto tramite Twitter: “Magari aspetta di vederla. Così. Per separare i fatti dalle opinioni. Poi giudicherai“.
Dalle parti di Forza Italia, Berlusconi ha confermato la propria convinzione secondo cui per governare il Paese occorre difendere il bipolarismo: “Così il Paese è ingovernabile, solo con il bipolarismo si può governare“. L’ex senatore ha poi aggiunto: “Il premio di maggioranza di cui stiamo discutendo con Renzi consentirà di avere una larga maggioranza, potendo decidere e approvare le leggi in Parlamento. Dobbiamo convincere gli italiani a non disperdere il proprio voto e a renderci capaci di governare“.
Chi invece ritiene che con l’incontro tra Renzi e Berlusconi non si sia fatto altro che dare prosieguo a un accordo sotterraneo di reciproca assistenza, in nome del gattopardismo, è Beppe Grillo: “L’Italia – scrive il capo del Movimento 5 Stelle – è in preda alle allucinazioni e ai dejà vu. Ieri sono riapparsi D’Alema che stringeva la mano allo statista Berlusconi della Bicamerale e Veltroni fotografato accanto all’amico Berlusconi sovrapposti a Renzie in Profonda Sintonia con il pregiudicato Berlusconi”.



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