Disoccupazione: pasticcerie e gelaterie hanno difficoltà a trovare personale
Uno studio di Fipe-Confcommercio sottolinea l'esigenza di dare più spazio alla formazione professionale
In Italia la disoccupazione è alle stelle, ma non in tutti i settori. Anzi, c’è anche chi pur avendo lavoro da offrire fanno fatica a reperire il personale da assumere. Si tratta delle pasticcerie e delle gelaterie. Un articolo pubblicato quest’oggi da Il Sole24Ore dà voce a un allarme proveniente dal centro studi dalla Federazione dei pubblici esercizi (Fipe) secondo cui tante imprese presenti sul nostro territorio hanno avuto difficoltà a trovare chi lavorasse.
Si parla del 13% di mancate assunzioni rispetto a quelle previste, per un totale di 600 posti di lavoro vacanti.
Lino Stoppani, presidente Fipe-Confcommercio, ha dichiarato: “Ora ci ritroviamo a rilanciare lo stesso concetto anche per pasticceri e gelatieri. Il mancato incontro fra domanda e offerta di lavoro è uno dei problemi alla base della disoccupazione italiana e persino europea“. Secondo Stoppani bisogna “dare più importanza alla formazione professionale, con il rafforzamento della formula dell’alternanza scuola-lavoro, e semplificare le procedure per le assunzioni, soprattutto per i giovani potenziando l’apprendistato“.
Parlando di numeri, secondo i dati in possesso di Fipe-Confcommercio, le assunzioni programmate da gelaterie e pasticcerie “è passato in un anno da 2.730 a oltre 3.500 e la carenza di personale si è aggravata negli ultimi dodici mesi passando dall’8,6 a quasi il 13 per cento. Un balzo che se da un lato conferma la vitalità del settore, dall’altro mostra come sia sempre più difficile portare a termine il reclutamento di personale esperto. Senza contare che generalmente occorrono almeno tre mesi per reperire manodopera preparata”.
Per il futuro dei giovani quindi potrebbe essere molto più utile fare un corso professionale che prepari a un determinato lavoro, che iscriversi all’università e ritrovarsi con una laurea in mano ma senza lavoro.