Marò rischiano la pena di morte? De Mistura: Lavoriamo per eliminare la Sua Act
L'inviato del governo ha dichiarato che tra gli obiettivi c'è quello di eliminare la legge antipirateria che prevede anche la pena di morte
Continua a tenere banco la vicenda dei due marò arrestati in India con l’accusa di essere responsabili dell’omicidio di due pescatori locali, scambiati per pirati. Nelle ultime settimane, dopo l’ottimismo dei mesi passati, si è tornato a parlare del rischio che i due possano incorrere addirittura nella pena capitale.
Sulla vicenda di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone si è esposto oggi Staffan De Mistura, inviato del governo in India. De Mistura, come riportato dall’Adnkronos, ha dichiarato: “La priorità generale rimane, e rimarrà, riportare in Italia i nostri fucilieri di Marina, con dignità e onore. Usando qualunque strumento giuridico, politico e diplomatico a nostra disposizione“.
L’inviato del governo Letta ha poi così proseguito: “La situazione – ha chiarito De Mistura – è delineata nelle dichiarazioni del presidente del Consiglio, Enrico Letta. Ho l’incarico di spingere in quella direzione, con tutti gli strumenti possibili. L’obiettivo prioritario è eliminare la ‘Sua Act’ (la legge antipirateria che prevede anche la pena di morte in caso di omicidi, ndr) dall’orizzonte di questa faccenda”.
De Mistura invita tutti a non strumentalizzare la vicenda in alcun modo e a lavorare sodo soltanto nell’obiettivo di arrivare a una soluzione della disputa: “Non è il momento di speculare su varie opzioni – ha tenuto a ribadire – ma di battersi tutti insieme e usare i nostri argomenti in maniera incisiva. Sono i fatti che contano, e vogliamo vederli nei prossimi giorni”.
Nel frattempo, Antonio Tajani, commissario all’Industria e vicepresidente della Commissione dell’Unione Europea, ha dichiarato che “soltanto ipotizzare la pena di morte per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, significa andare contro tutti i valori dell’Unione europea”.
Da parte del governo Letta, ha parlato della vicenda dei due marò anche il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio: “Credo che l’aiuto della diplomazia europea sia indispensabile sempre. La migliore diplomazia è qualla che non si fa con i titoli sui giornali ma con accordi seri e riservati tra Governi. Non penso comunque che Monti abbia sbagliato. Così come è giusto che l’India rispetti gli impegni che ha preso con il Governo italiano”.
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