Attualità Italiana

Blog di Beppe Grillo: Cancellieri impegnata per un indulto mascherato

Sul blog dell'ex comico, un lungo post in cui viene criticato il cosiddetto 'svuotacarceri': "Verranno liberati i criminali"

Dopo essere finita per settimane al centro dell’attenzione della cronaca per le vicende legate alla scarcerazione di Giulia Ligresti, il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri è finita nel mirino del blog di Beppe Grillo, dove in un lungo post a firma di Nicola Biondo il Guardasigilli viene ritenuto responsabile di un provvedimento, il cosiddetto svuotacarceri, che celerebbe dietro l’apparente impegno di venire incontro al sovraffollamento delle carceri soltanto la volontà di venire incontro agli amici degli amici. In poche parole, un indulto mascherato.
Hai vissuto in un territorio invaso dall’immondizia, dai veleni sversati da imprenditori senza scrupoli e mafiosi – si legge nel blog – il fisco ti ha perseguitato, le banche ti hanno tartassato con tassi da usura, il parlamentare della tua zona o il tuo sindaco hanno stretto patti immondi ma non hanno fatto nulla per i servizi essenziali, per la sicurezza dei cittadini, per i loro diritti? Tranquillo, nessuno ti chiederà scusa o si sognerà mai di darti un indennizzo. Se però sei un politico, un mafioso, uno stupratore, un amministratore pubblico e stai in carcere per qualcuno di questi reati, allora è la tua occasione: puoi finalmente chiedere un indennizzo e sopratutto uno sconto di pena! Questa è l’ultima trovata del governo Letta e del Ministro Cancellieri“.
Per l’autore del post, la proposta è, come detto “un indulto mascherato” che riguarderà “mafiosi, stupratori, assassini e compagnia bella. Basta – recita il decreto – che “abbiano dato prova di partecipare all’opera di rieducazione“. Immaginiamo che partecipazione. Quindi, con l’obiettivo di “svuotare le carceri“, il governo vara un principio che non ha eguali al mondo: “il rimedio compensativo“. Come a dire, “Io, Stato italiano, ti ho fatto vivere in carceri fatiscenti, ho leso i tuoi diritti di detenuto, non ho fatto nulla per farti vivere decentemente? E allora ti libero prima! Un mazzo di fiori per scusarsi non è ancora previsto, ma confidiamo nella sensibilità del governo. E non finisce qui: qualsiasi detenuto che presenti un esposto causerà l’immediata apertura di un procedimento che, viste le condizioni di quasi tutte le carceri, costringerebbe lo Stato a pagare un indennizzo. Quasi quasi farsi arrestare conviene“.
Per il grillino, la liberazione di accertati criminali potrebbe causare problemi alla società civile ma in fin dei conti non inchioderà alle proprie responsabilità il governo: “Ovviamente il governo non ci mette la faccia – proseguo Biondo – se qualcuno di questi “scarcerandi” commetterà un reato dopo l’uscita, perché tutto è scaricato sui giudici di sorveglianza: colpa loro se non liberano, colpa loro se liberano un futuro delinquente. Con la nuova formula infatti, a gioire saranno anche “i picciotti” arrestati a partire dal gennaio 2010: in 6 anni, fino al 2015 come prevede il decreto, accumuleranno uno sconto di ben 900 giorni, quasi due anni e mezzo! E uscirà prima anche Totò Cuffaro, con un ulteriore sconto di oltre un anno”.



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