Ospedale di Agrigento: la Tac è rotta, muore un uomo di 65 enne
È il secondo caso in pochi giorni. Il 30 dicembre scorso una donna è entrata in coma, dopo essere stata trasferita in un altro ospedale per alcune complicanze post parto, è entrata in coma
Continuano le polemiche attorno all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, in Sicilia, dove da diversi settimane i pazienti devono fare i conti con la rottura del macchinario predisposto a effettuare la tac. L’ultimo caso è avvenuto la scorsa notte, quando un uomo di 65 anni è giunto nel nosocomio accusando gravi dolori al torace. I medici hanno quindi prescritto una tac; ma per effettuare quest’ultima il paziente doveva essere trasferito nell’ospedale di Canicattì. L’aggravarsi delle condizioni del 65enne ha convinto il personale ha optare per il trasferimento in Rianimazione a Palermo mediante elisoccorso. Qui l’uomo è giunto in gravi condizioni ed è morto dopo aver atteso che si liberasse un posto letto.
All’indomani di questa tragica disavventura, i familiari dell’uomo hanno presentato ufficialmente un esposto alla Procura della Repubblica, in seguito al quale la polizia ha sequestrato le cartelle cliniche del paziente. Secondo i medici, la morte potrebbe essere stata causata da una sospetta rottura dell’aorta toracica, anche se bisognerà attendere i risultati dell’autopsia per saperne di più. Ma come già detto, l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento si è già trovato nell’occhio del ciclone per il mancato funzionamento della Tac.
Pochi giorni fa, il 30 dicembre per l’esattezza, una donna, che subito dopo aver partorito aveva accusato delle complicazioni, è stata trasferita prima di Canicattì e poi in quello di Caltanissetta, dove adesso è in coma. Sull’intera vicenda è stata disposta una ispezione da parte della Regione per appurare eventuali responsabilità nei ritardi della riparazione del macchinario.