Bologna, feto morto in campo rom: i carabinieri indagano
Giovane donna partorisce in un campo rom a Bologna e il feto nasce morto. I carabinieri indagano su possibili responsabilità
Partorisce feto morto in un campo rom, in via Landi, a Bologna. Una 21enne ha dato alla luce un feto di sei mesi, ma che purtroppo è nato morto. Secondo le prime fonti pare che a recidere il cordone ombellicale della giovane sia stato il compagno. L’episodio è accaduto ieri sera, vero le 21.00. A dare la segnalazione ai carabinieri del Comando Provinciale sono stati i sanitari del 118. In passato, i carabinieri avevano già fatto sgomberare l’assedio nomade abusivo, ma a quanto pare il campo rom è tornato a vivere. Proprio lì, infatti, si trovano delle baracche mirate al ricovero dei nomadi che non hanno una casa. E’ stata trovata una giovane donna romena di 21 anni, reduce da un parto. Sembra che la donna soffrisse di emorragia e questo perché aveva trattenuto la placenta. Secondo quanto hanno riferito gli stessi ad aiutarla a partorire è stato il compagno, un romeno di 22 anni. Le forze dell’ordine, intanto, stanno interrogando tutti i presenti per capire meglio la dinamica dei fatti. I carabinieri stanno accertando le possibile responsabilità sulla morte del feto o scoprire se si è trattato di un aborto. Per il momento, la vicenda resta solo un giallo. Si attesi nuovi risvolti.