Roma, emergenza rifiuti: Marino convoca giunta straordinaria
Ignazio Marino convoca una giunta straordinaria sull'emergenza dei rifiuti a Roma. Nei giorni scorsi sono aumentate le segnalazioni da parte dei cittadini
Continua l’emergenza rifiuti a Roma. Nei giorni scorsi, infatti, sono anche aumentate le segnalazioni da parte dei cittadini romani i quali si lamentano sull’accrescersi della spazzatura sempre più presente nei vari quartieri residenziali. L’assessore all’ambiente di Roma, qualche giorno fa, aveva riferito che la situazione è veramente critica e che si sta facendo di tutto affinché il problema venga risolto, soprattutto in seguito ai giorni del 24 e del 25 dicembre. Nel frattempo, il sindaco Ignazio Marino ha convocato una giunta straordinaria proprio per discutere sull’emergenza rifiuti nella Capitale. Durante le feste natalizie non erano mancate le polemiche dei romani, stanchi della troppa spazzatura che ha coperto interi quartieri. Marino, alquanto irritato dalla situazione, ha di recente comunicato di un cambio ai vertici dell’Ama, l’azienda ambientale comunale che si occupa del trasporto, trattamento, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti. Intanto, iniziano i primi colloqui su quelli che saranno i futuri dirigenti. Ignazio Marino, riferendosi ai dirigenti: “Chi ha delle responsabilità è giusto che venga cacciato. Se, invece, si tratta di responsabilità politica, allora ci si dimette“. Insomma, Marino sembra abbastanza provato per l’emergenza rifiuti che sta coinvolgendo la Capitale e serve al più presto una soluzione. Sembra, tra l’altro, che dietro all’enorme problema dei rifiuti si nasconda la mancanza di interesse da parte di qualcuno. Fabrizio Panecaldo, coordinatore della maggioranza capitolina, intanto, ha riferito: “Cosa ci voleva a dire ai romani, data l’emergenza rifiuti del momento, di tenersi plastica e carta un paio di giorni a casa, come avrebbe fatto un buon padre di famiglia? Possibile che oltre 200 dirigenti siano tutti bravi? Io non credo“. L’emergenza dei rifiuti che sta interessando principalmente la Capitale è senz’altro una conseguenza del mancato lavoro di qualcuno, ma l’invito è anche quello a una civiltà maggiore da parte dei cittadini.