Israele: esplosi due razzi lanciati dal Libano, Tel Aviv risponde con l’artiglieria
Secondo alcune fonti vicine a Tel Aviv, i razzi sparati sarebbero stati quattro, di cui due esplosi prima di superare il confine
Sale la tensione tra Libano e Israele dopo che due razzi Katyuscia sono stati sparati verso la città israeliana di Kyrat Shmona. I razzi non hanno provocato vittime, ma hanno protato alla reazione di Tel Aviv che ha deciso di utilizzare l’artiglieria a scopo deterrente. Secondo le prime ricostruzioni, i razzi sarebbero stati sparati da una località situata nella parte meridionale del Libano; inoltre, i razzi sparati sarebbero quattro, di cui due esplosi prima di giungere in territorio israeliano.
Il governo israeliano ha inoltrato una protesta formale all’Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon), ovvero la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite. Dall’esercito israeliano l’episodio è stato ritenuto “un’infrazione inaccettabile della sovranità di Israele, che ha messo in pericolo la vita di migliaia di abitanti“. A commentare l’episodio anche il premier Benyamin Netanyahu che ha dichiarato: “Quello che avviene in Libano è che gli Hezbollah dislocano migliaia di missili e razzi in appartamenti, in zone fittamente abitate. Compiono dunque contemporaneamente due crimini di guerra: perchè minacciano civili in Israele e si nascondono dietro a civili in Libano. Il tutto sotto l’egida del governo libanese e del suo esercito nazionale, e dietro ispirazione dell’Iran”. Nell’ultimo mese già altri due incidenti del genere sono accaduti: il 12 dicembre alcuni spari sono stati esplosi verso una pattuglia militare israeliana, secondo quanto riferito da cacciatori libanesi, mentre giorno 16 un militare libanese ha ucciso un tecnico militare israeliano a Rosh ha-Niqra, nei pressi del confine con il Libano.
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