Attualità Italiana

Faraone (Pd): “L’Italia non può permettersi questo governo e i suoi errori”

Dalla propria pagina Facebook, il deputato di area renziana attacca pesantemente l'operato del governo Letta

Il nuovo corso del Partito Democratico targato Matteo Renzi è appena iniziato, ma all’orizzonte potrebbe esserci già aria di maretta, tra i parlamentari che si riconoscono nel nuovo segretario e quelli che invece fanno parte delle altri correnti meno critiche nei confronti dell’operato del governo Letta.
A non essere ‘buono’ con l’attuale governo, a dispetto del periodo natalizio, è Davide Faraone, deputato di area renziana e responsabile Welfare del Pd. Secondo Faraone “questo Pd con le grandi speranze che suscita e l’Italia, con le sue difficoltà e le sue grandi potenzialità, non possono permettersi questo governo e i suoi errori. E non basta un ritocco, un ‘rimpasto’: o si cambia radicalmente o ‘si muore”.
Il parlamentare del Partito Democratico non usa mezzi termini e dalla propria pagina Facebook si lamenta di come l’attuale Parlamento, “con il suo bicameralismo perfetto” bruci tutto a fronte degli sforzi fatti per realizzare “un’agenda con dentro grandi riforme per il Paese e tempi certi di realizzazione”. Nonostante, come detto, l’avventura di Renzi a guida del partito sia appena iniziata, Faraone rintraccia già numerosi errori da parte dei membri del governo: “Non elencherò gli errori del passato – scrive il deputato – ma se metto uno dietro l’altro gli errori commessi da questo governo, dal giorno dell’elezione del nuovo segretario Pd, 15 dicembre, fino a oggi viene fuori un filotto impressionante: una legge di stabilità di ‘galleggiamento’, le slot machine, gli affitti d’oro, il provvedimento su Roma capitale“.
Parole al vetriolo anche sulla legge di Stabilità: “Se chiedi la fiducia ai parlamentari della Repubblica, se chiedi il sostegno in bianco ai deputati della maggioranza, lo fai per provvedimenti ‘alti’, utili per il Paese, non per legittimare decine e decine di inutili ‘marchette’“. Ma anche sull’appena approvato decreto Milleproproghe: “Si nominano nuovi prefetti, portati a 207 quando le prefetture sono la metà, si ‘abbonano’ quattrocento milioni a Roma quando tutti i Comuni soffrono. Due ottimi provvedimenti per dar fiato alle stanche trombe della Lega Nord. E poi i soldi Ue parcellizzati per il Sud e per il lavoro su mille provvedimenti senza alcune strategia, con il solo obiettivo di non perderli. O ancora le deroghe al patto di stabilità per Comuni non virtuosi, che chiedono di stabilizzare i precari anche dove si sfora la pianta organica e niente per i comuni virtuosi che vogliono realizzare opere utili per la collettività”.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.