Lupi: “Legge elettorale? Nuovo centrodestra e Pd faranno proposta unica”
Il ministro delle Infrastrutture ha aperto la porta a un confronto con tutti i partiti, ma la precedenza per trovare un accordo andrà agli alleati di governo
Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, è intervenuto nel dibattito sulla legge elettorale. Come si ricorderà, nelle passate settimane il pronunciamento della Corte di Cassazione sul Porcellum ha definitivamente stabilito l’esigenza per il Parlamento di produrre una nuova legge che rispetti i principi costituzionali. Ma su quale sia il meccanismo da seguire i pareri sono diversi e discordanti.
Lupi, dal canto suo, ritiene che l’attuale maggioranza “nel confronto con tutti” dovrà fare “una proposta unica“. Il messaggio del ministro è chiaro: proseguire sulle larghe intese anche in materia di riforma elettorale. Il componente del governo ha parlato oggi intervenendo al ‘closing’ finanziario per la Tangenziale est esterna di Milano: “Ci sarà un confronto nella maggioranza tra Renzi e Alfano – ha aggiunto Lupi – tra coloro che sostengono la maggioranza, perché la legge elettorale è uno strumento importante e va cambiata non solo perché ce lo chiede la Corte costituzionale. Sarebbe un insulto non farlo“.
Secondo il pensiero dell’esponento del Nuovo Centrodestra le posizioni di Alfano e di Renzi “non sono lontane“. “Noi siamo per il bipolarismo – ha ribadito Lupi – e per un modello tipo quello per l’elezione del sindaco. È giusto il dialogo con tutti, ma la maggioranza, sulla legge elettorale, farà una proposta unica. Vedo tante ipotesi sul campo, non mi sembra che il Mattarellum abbia funzionato così come il Porcellum, i paracadutati c’erano con l’uno come con l’altro. Con un tripolarismo come quello che si sta presentando anche il Mattarellum non funziona“.
Lupi ha anche detto di essere pronto a parlare anche con Forza Italia (gli ex colleghi di partito finché esisteva il Pdl, ndr) ma ha anche fatto capire che la precedenza andrà agli alleati di governo, ovvero al Partito Democratico. Che ne penserà Silvio Berlusconi?
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