Sud Sudan, colpito aereo militare americano: tre feriti
Il velivolo era impegnato nelle operazioni di evacuazione dei cittadini statunitensi, dopo le violenze dei giorni scorsi
Nella giornata in cui il presidente americano Barack Obama ha annunciato che “la guerra in Afghanistan finirà nel 2014” dall’Africa arriva la notizia di un attacco contro un aereo militare statunitense. Il fatto è avvenuto precisamente nel Sud Sudan.
Stando a quanto reso noto dal Dipartimento della Difesa, un velivolo militare statunitense è stato colpito nel corso di alcune operazioni atte ad agevolare l’evacuazione dei cittadini americani dal territorio sudanese. A dare conferma di quanto accaduto sono state anche fonti interne all’esercito ugandese, che hanno specificato che l’aereo è stato colpito da terra mentre si trovava sopra la città di Bor, la capitale dello stato di Jonglei.
Il Sud Sudan da circa una settimana è interessato da diverse rappresaglie tra fazioni avverse interne all’esercito. Diplomatici di stanza a Kampala hanno dato notizia del ferimento di tre soldati, di cui uno in maniera grave. Poco chiaro chi sia stato a sparare contro l’aereo americano, anche se alcune fonti hanno attribuito la responsabilità ai soldati disertori. A tal proposito, Philip Aguer, portavoce dei militari, ha dichiarato che le truppe governative hanno perso il controllo della città: “Bor è sotto il controllo delle forze di Riek Machar” ha detto Aguer. Negli scorsi giorni il presidente del Sud Sudan, Salva Kiir, aveva accusato proprio Machar, attualmente vicepresidente, di essere stato l’ideatore di un tentativo di colpo di stato ai propri danni. La zona, come è risaputo, è caratterizzata dalla presenza di diverse etnie; fattore questo che non agevola la risoluzione di situazioni come questa, se si pensa che il presidente Kiir fa parte dell’etnia Dinka, mentre Machar è di etnia Nuer.