Dal Mondo

Pakistan: assassinato operatore sanitario

Gli attivisti antipoliomelite sono ritenuti dai gruppi estremisti delle spie americane sotto copertura. Già 30 persone sono state assassinate nel 2013

Un operatore sanitario è stato assassinato in Pakistan. L’agguato ha avuto nella regione tribale del Khyber Agency, mentre l’uomo stava somministrando dei vaccini antipoliomelite. Testimoni hanno raccontato di due uomini armati, giunti a bordo di una moto. I killer, dopo aver ucciso l’uomo, hanno ordinato a donne e bambini di abbandonare il posto.
Questo non è stato il primo attacco contro operatori sanitari. Nel 2013, sono stati assassinati circa 30 volontari impegnati nella campagna anti-polio promossa dal governo e dalle Nazioni Unite (Onu).
Secondo molti, l’iniziativa è osteggiata dai gruppi estremisti islamici per motivi superstiziosi, ma soprattutto perché ritenuta un’operazione di copertura per infiltrare, nelle zone ai confini con l’Afghanistan, spie americane. Intanto, i dati in possesso del governo parlano di un incremento della poliomelite: nell’ultimo anno, infatti, l’infezione avrebbe colpito 72 bambini, mentre nel 2012 i casi segnalati sono stati 58.
Nei giorni scorsi, intanto, un nuovo gruppo terrorista, Jufhat-ul-Nasra (JuN), ha annunciato che è in vista una nuova ondata di attacchi contro il governo del premier Nawaz Sharif, colpevole di seguire politiche filo-americane. Uno dei portavoci del movimento ha minacciato anche i giornalisti presenti sul territorio: “Se possiamo combattere contro le forze statunitensi, certo non ci sarà difficile colpire i giornalisti che finora abbiamo tollerato“.

 



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