Torino, operaio si impicca dopo lo sfratto
A Torino un operaio di 50 anni si è impiccato dopo aver ricevuto l'ingiunzione di sfratto. Era precario e senza lavoro
Tragedia a Torino, dove un operaio di 50 anni si è impiccato dopo aver ricevuto la notifica per lo sfratto. La tragedia ha avuto luogo in zona Parella. Si è impiccato al balcone di casa, ed è morto suicida. La polizia giunta sul luogo ha trovato nella sua tasca l’ingiunzione di sfratto che gli era stata notificata. L’operaio 50enne avrebbe dovuto lasciare quell’appartamento, nel quale viveva, nell’arco di 30 giorni. Lavorava da sempre presso aziende metalmeccaniche, ma senza un posto fisso, e con contratti a tempo.
Il cadavere dell’operaio che si è impiccato a Torino è stato scoperto da un vicino di casa. Forse proprio l’ingiunzione di sfratto del Tribunale ha determinato questo terribile gesto.
Probabilmente l’operaio sfrattato è solo l’ennesima vittima della crisi economica che sta mettendo sempre più l’Italia in ginocchio. Il lavoro non c’è, e quest’uomo che ha deciso di impiccarsi lo sapeva bene. Erano mesi che non riusciva a trovare alcun impiego, e per lui era diventato molto difficile pagare l’affitto del monolocale in cui risiedeva da due anni da solo. Ancora una volta le banche gli hanno negato l’aiuto di un prestito, forse per le scarse garanzie di questo operaio precario. Dunque il 50enne potrebbe aver pensato di essere allo stremo delle forze, di non farcela più. Lo sfratto è stato probabilmente la ciliegina sulla torta, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E questo operaio ha scelto di impiccarsi. Ormai le vittime della crisi continuano a salire, le persone sono esauste e non ce la fanno più di una situazione che non lascia via di scampo.