Pescara, evade un altro killer: il camorrista Pietro Esposito
L'Italia è con il fiato sospeso per la fuga del serial killer Bartolomeo Gagliano, ed ora evade anche per un altro assassino: l'ex camorrista Pietro Esposito, scappato dal carcere di Pescara
Dopo Bartolomeo Gagliano dal carcere di Genova, un altro killer è in fuga ed è evaso nel corso del permesso premio. Si tratta dell’ex camorrista Pietro Esposito, 47 anni, evaso da Pescara. Si tratta di un collaboratore di giustizia. A quanto pare non sarebbe rientrato nel carcere di Pescara dopo le 8 ore di permesso premio che gli erano state concesse lo scorso 15 dicembre. Esposito aveva scontato la pena per due omicidi, ed attualmente era detenuto per un’evasione avvenuta in precedenza.
L’ex camorrista Pietro Esposito, prima di pentirsi e collaborare con la giustizia, è stato uno dei killer della faida di Scampia. Aveva finito di scontare da poco una condanna a sei anni di reclusione, ed ora si trovava in carcere a causa di un’evasione avvenuta qualche tempo fa da parte dello stesso. Esposito apparteneva al clan Di Lucia, alleato con i Di Lauro. La sua collaborazione con la giustizia si rivelò molto utile, in quanto grazie a lui scattò l’ordinanza di custodia del boss Paolo Di Lauro. Aiutò anche ad individuare gli assassini di Gelsomina Verde, la 22enne uccisa perché fidanzata con uno degli Scissionisti. Anche Esposito era coinvolto nel delitto. La giovane fu torturata e poi bruciata nel 2004.
Ora dunque la caccia all’uomo in Italia è doppia. Dopo l’evasione di Bartolomeo Gagliano si cerca anche Pietro Esposito, entrambi in permesso premio nonostante già in passato fossero evasi. Ci si chiede come sia possibile lasciare in assoluta libertà due killer pericolosi, basandosi sulla semplice convinzione che torneranno in carcere a permesso premio finito.
Le ricerche vanno avanti soprattutto per quel che concerne Gagliano, il quale potrebbe essere davvero molto pericoloso. Si attendono ulteriori aggiornamenti sull’evasione dei due killer che sta facendo tremare l’Italia. Si consiglia a chiunque dovesse avvistarli di non avvicinarsi e chiamare subito le forze dell’ordine.