Economia

Istat, allarme Neet: “Più di 3 milioni gli under 35 che non studiano e non lavorano”

Più della metà dei Neet ((non in education, employmentor training) è presente al Sud. Il Governo ha organizzato un progetto di tirocini retribuiti per riavvicinare i giovani al lavoro

Mentre il governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi, sostiene che la crescita seppur “fragile e diseguale” è presente negli stati dell’Unione Europea, dall’Istat arrivano dei dati che di certo non aiutano a guardare al prossimo futuro con ottimismo.
Una ricerca sui cosiddetti neet (non in education, employmentor training), ovvero coloro che non lavorano e non sono impegnati in un percorso di formazione, lancia un vero e proprio allarme.
Nella fascia anagrafica che va dai 15 ai 34 anni, gli italiani che rientra tra i neet sono oltre il 27%, ovvero più 3 milioni e 750mila persone. Al Sud la percentuale sale ulteriormente arrivando al 36,2%, più di 2 milioni.
Il dato, rispetto a un anno fa, vede un aumento di oltre 300mila unità. L’anno passato i neet italiani erano in numero inferiore soltanto rispetto ai coetanei bulgari e greci.
La distribuzione geografica vede nelle regioni del Sud più del 50% dei neet; mentre sul totale nazionale sono oltre 1,5 milioni i giovani con scolarità fino all licenza media, 1,8 milioni hanno il diploma di maturità e 437mila hanno nel cassetto una laurea o un titolo post laurea. Le donne neet sono 2.112.000 mentre gli uomini sono 1.643.000.
Proprio rivolta ai neet delle regioni meridionali è stato organizzato dal Ministero del Lavoro, con la gestione affidata a Italia Lavoro, un percorso di avvicinamento al lavoro con tirocini retribuiti. Sul sito Cliclavoro.gov.it (qui più informazioni) si legge: “Il Progetto, curato da Italia Lavoro e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mira ad offrire a 3.000 di questi giovani un percorso di tirocinio di durata  semestrale. L’obiettivo è quello di riavvicinarli al mercato del lavoro e supportarli nella ricerca attiva di un’occupazione, attraverso una concreta esperienza in azienda. La borsa destinata ai tirocinanti ammonta a 500 € lordi mensili per i tirocini in una delle quattro regioni convergenza (Campania, Sicilia, Puglia e Calabria), 1.300 € lordi mensili per i tirocini in mobilità (in tutte le altre regioni)”.

 



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