Russia, quotidiano Bild: “Installati missili al confine con l’Unione Europea”
Le testate Ss 26 possono supportare testate nucleare. Per Berlino si tratterebbe di una reazione di Mosca all'installazione da parte della Nato dello scudo missilistico
Una gittata di 500 km e la possibilità dunque, non solo di coprire l’intera Polonia ma di arrivare anche a Berlino. È questo il pericolo segnalato dal quotidiano tedesco Bild che, citando fonti della sicurezza, ha dato notizia di un movimento di batterie di missili russi nei pressi della frontiera con l’Unione europea.
A confermare tali voci, ci sarebbero immagini satellitari che mostrerebbero batterie di missili Iskander-M, o Ss 26, che nell’ultimo anno sarebbero state disposte nella zona di Kaliningrad, l’exclave russa situata tra i territori di Polonia e Lituania. I missili Ss 26 possono essere dotati di testate sia convenzionali che nucleari.
Secondo Berlino, questa operazione sarebbe la messa in atto di quanto già minacciato da Mosca come controffensiva al progetto di scudo antimissile predisposto dalla Nato e che è fortemente mal visto da Putin: infatti, se ufficialmente l’installazione dello scudo è stata presentata come una forma di difesa per eventuali attacchi missilistici da parte di paesi mediorientali come l’Iran o dell’Estremo Oriente come nel caso della Corea del Nord, il governo russo ha ribadito di percepire lo scudo come una minaccia diretta alla propria sicurezza.
La notizia diffusa dalla Bild arriva proprio a ridosso delle sommosse che stanno interessando l’Ucraina dove migliaia di cittadini sono scesi in piazza per protestare contro la mancata ratifica, da parte del presidente filorusso Yanucovich, dell’accordo di associazione con l’Unione europea. A tal proposito, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha definito “vergognosa” la reazione europea alla decisione presa dal governo ucraino, ritenuta “un fatto assolutamente normale“. A Kiev, il presidente Yanucovich ha intanto sollevato dal ruolo di sindaco Oleksandr Popov, per la cattiva gestione degli scontri avvenuti nella piazza della capitale ucraina.