Attualità Italiana

Roma, passanti insultano malati di Sla durante la manifestazione pro stamina

A Roma, i malati di Sla, impegnati in una manifestazione pro stamina, vengono presi di mira dagli automobilisti. I passanti li insultano perché hanno bloccato il traffico

A Roma, i malati di Sla sono impegnati nella protesta pro stamina. Alcuni passanti si avvicinano e li insultano pesantemente perché hanno bloccato la viabilità cittadina. I protestanti si sentono presi in giro dalla politica e stanno mostrando il loro dissenso alle ultime decisioni prese dal Ministero della Salute, presieduto dal Ministro Lorenzin. I malati di Sla hanno bloccato via del Corso, causando pesanti disagi al traffico romano. Per questo motivo, alcuni passanti e automobilisti hanno deciso di protestare a loro volta contro di chi era sceso in strada. Gli automobilisti e i passanti aggrediscono i malati di Sla nelle vie principali di Roma. Insulti e provocazioni sono partiti contro le persone che stavano mostrando il loro dissenso nei confronti di come il Governo ha trattato il metodo stamina. Come è visibile dal video (disponibile qui), in molti si avvicinano e prendono a brutte parole i poveri manifestanti a favore del metodo stamina. Nessuno ha avuto il coraggio di prendersela così con il Movimento dei Forconi, eppure con questa manifestazione è stato facile prendersela. Insulti a raffica sono piovuti addosso ai malati di Sla. Le principali accuse rivolte a loro sono state quelle di aver bloccato il traffico non permettendo alle persone di andare a lavoro e creando disagi vari. Ma il metodo della critica è stato sbagliato. Urla pesanti e insulti sono volati contro le persone, a tal punto che sono dovuti intervenire i Vigili Urbani per far valere i diritti delle persone in piazza. “Non ce ne frega un c… di voi, fate una manifestazione al giorno, avete rotto il c…”, questi sono solo alcuni degli improperi lanciati dai passanti e automobilisti. Dal canto loro, i malati di Sla sono rimasti calmi e hanno mantenuto il sangue freddo. Insomma, una brutta storia di vigliaccheria quella avvenuta poco fa, a Roma. Chiunque ha diritto di manifestare e anche chi non è d’accordo ha pieno diritto di mostrare il suo dissenso, ma civilmente.

 



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