Forconi, Mariano Ferro: “Non ci fermeremo né a Natale e neanche a Pasqua”
Annullata quella che da alcuni era stata preannunciata come una nuova marcia su Roma, il leader dei Forconi annuncia: "Non vogliamo dare spazio alle infiltrazioni, come nel caso di CasaPound"
Nonostante le polemiche degli ultimi giorni sulle possibili infiltrazioni mafiose che potrebbe subire il movimento e sull’appoggio da parte dei gruppi di estrema destra – in special modo Forza Nuova e CasaPound – i Forconi non hanno intenzione di fermarsi, ma anzi annunciano di andare avanti finché tutto non cambierà in maniera definitiva. Non una protesta tra tante, ma una vera e propria modifica dello status quo.
A ribadirlo ancora una volta è stato uno dei leader del movimento, Mariano Ferro.
Ferro, intervenendo nel programma Matrix, ha dichiarato: “Abbiamo fatto una scelta: andremo avanti a oltranza coi presidi che sono già nelle strade, perché non abbiamo ancora sentito il governo battere un colpo“. E l’impegno è chiaro: “Non si può andare a casa – ha aggiunto il leader dei Forconi – non ci fermeremo per Natale e nemmeno per Pasqua se il governo non ci dà delle risposte“.
Annunciata invece l’intenzione di non fare la manifestazione a Roma – da più parti rivendicata come una nuova marcia sulla Capitale – e i motivi sono stati spiegati dallo stesso Ferro: “Non faremo la manifestazione a Roma perché non vogliamo dare alle infiltrazioni, come CasaPound, la possibilità di venire a spaccare le vetrine della città“. La presenza a Roma dei Forconi potrebbe dunque manifestarsi sotto forma di permanenza a oltranza nella città: “La faremo, casomai, mettendoci con un presidio da qualche parte“.
Per Ferro, lo stallo del Governo che al momento si è limitato soltanto a stigmatizzare le espressioni violente delle proteste, assicurando di essere pronto a intervenire nel caso in cui gli inviti all’insubordinazione dovessero tramutarsi in un perdurare della violenza, è dimostrazione dell’incapacità di far fronte alla gravità della situazione attuale: “Io sono sicuro – ha detto Ferro – che il governo non risponde perché non ha risposte e con il suo silenzio sta mettendo in moto la voglia di andare sulle strade per protestare contro questa classe dirigente“.