Attualità Italiana

Roma, Stamina: malati bloccano via del Corso

Proteste in via del Corso a Roma dove un gruppo di manifestanti, malati di Sla, bloccano il centro della Capitale. La polizia è intervenuta per sbloccare il traffico

E’ protesta a Roma per il metodo Stamina. Un gruppo di manifestanti ha bloccato via del Corso, in centro. Ciò non ha fatto altro che provocare grossi disagi in tutto il centro storico della città. Chi manifesta? Si tratta dei malati guidati dai fratelli Marco e Sandro Biviano. La richiesta è una sola: l’accesso alla cura con il metodo Stamina. I malati scesi in centro a Roma, in via del Corso, si sentono presi in giro e manifestano il loro malcontento contro la classe politica:  “Letta e la Lorenzin ci incontrino o non ce ne andiamo. Ci sentiamo presi in giro, da cinque mesi stiamo aspettando e ancora oggi non abbiamo avuto alcuna risposta“. I malati di Sla hanno preso parte alla manifestazione avvalendosi di cartelloni. In uno di questi si legge: “Nessuno è immune dalle malattie neurodegenerative, un sì potrebbe salvare anche la tua vita”. I manifestanti, alcuni lì in carozzella, hanno assediato la zona centrale della Capitale dalle ore 15:30, provocando non pochi disagi al traffico in direzione piazza Venezia-via Barberini, davanti a piazza Colonna. A organizzare la protesta è il movimento Civico 117A. Per via della manifestazione in corso anche diversi mezzi pubblici sono rimasti bloccati nel traffico, in via del Corso. Sul posto la polizia municipale sta tentando di placare la situazione e di agevolare il traffico. Proprio qualche giorno fa era arrivata la bella notizia per Noemi. Il tribunale dell’Aquila ha concesso, infatti, alla piccola di 18 mesi, affetta da Sla, di potersi curare con il metodo Stamina. La storia di Noemi aveva coinvolto tutti, persino Papa Francesco, da cui la famiglia aveva ricevuto una telefonata. Lo scorso 6 novembre il pontefice ha incontrato Noemi e la sua famiglia. Probabilmente la buona notizia giunta a Noemi ha acceso una speranza in più nel cuore di queste persone che sperano di poter ricevere la stessa “grazia”.



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